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F1, direttori tecnici in disaccordo sulle regole per il 2017. E adesso?

All’incontro di Londra i responsabili dei team del circus hanno bocciato clamorosamente tutte le proposte per il futuro del circus. Ecclestone e Todt come si muoveranno?
A cura di Vito Lamorte
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Tutti i direttori tecnici della Formula 1, la FIA e la FOM si sono ritrovati in una sala dell'aeroporto di Heathrow, a Londra, per cercare di trovare un accordo sulle regole del 2017 ma le opinioni divergono su molti punti e l'incontro si è rivelato, a dir poco, fallimentare. In altre parole, un accordo entro l'inizio di marzo sembra molto difficile soprattutto perchè la Pirelli e la Mercedes hanno smorzato le speranze per un cambiamento radicale per il prossimo anno. Ci sono dei problemi importanti per il circus ma vengono puntualmente accantonati perchè ognuno cerca di trarre vantaggio dalle diverse situazioni.

Sul tema power unit e il costo delle forniture non c'è stato un accordo ma dal 2018 il costo dovrebbe essere ridotto dagli attuali 20 milioni di euro a non più di 12 milioni. Disaccordo anche sulla possibilità di definire una lista di componenti da bloccare nello sviluppo e rendere disponibile per tutti a un costo ottimizzato: si parlava di pacco delle batterie, iniettori, candele per non dire di turbo e MGU-K o MGU-H, lasciando la piena autonomia di gestione dell'ERS; ma la diversità della sezione ibrida non dà certezze sul funzionamento con gli stessi componenti.

Per quanto riguarda l'aerodinamica, per il 2017 era stato raggiunto un accordo fra 8 delle 11 squadre del circus ma la Red Bull si è tirata indietro sostenendo che le monoposto con gomme più larghe e alettoni più grandi saranno più veloci nel tempo sul giro e l'influenza dell'aerodinamica sarà tale da non permettere i sorpassi in scia. Stessa sorte per la richiesta della Pirelli di test per le gomme larghe: l'azienda milanese dovrebbero progettare e sperimentare coperture mai usate ma adoperate solo al simulatore.

Tra i nodi irrisolti quello sul costo dei motori è il più impellente e adesso, così come deciso dal Consiglio Mondiale FIA, toccherà a Bernie Ecclestone e Jean Todt cercare di sbrigliare questa tremenda situazione.

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