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Ferrari, Domenicali non dispera: “Mondiale ancora lungo”

Buona dose di sfortuna per le Rosse di Alonso e Massa in Bahrain tra problemi al DRS e una doppia foratura. Ma in Ferrari la parola d’ordine è guardare avanti.
A cura di v.a.
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Stefano Domenicali, team principal Ferrari
Stefano Domenicali, team principal Ferrari

Avere una monoposto performante significa tantissimo ma, a quanto pare, non basta, se a mettersi contro è proprio lei, la fortuna. Questa la fotografia alla bandiera a scacchi del GP del Bahrain, che vede la Ferrari a 77 punti nel mondiale costruttori, gli stessi punti che il campione tedesco della Red Bull, Sebastian Vettel, ha conquistato, da solo, nelle prime quattro prove del mondiale. Davvero pochi per una scuderia come quella del Cavallino e per Fernando Alonso, che in classifica piloti è quarto a 47 punti. Una domenica da dimenticare, scandita dai problemi al DRS per Alonso e dalla doppia foratura per Massa.

Quel maledetto DRS – È il quinto giro quando Alonso attiva il DRS, supera Rosberg e balza al secondo posto. Ma, concluso il sorpasso, l’ala resta aperta. Esitazione dal muretto. Alonso percorre due lunghi giri prima di rientrare per la prima volta ai box. I meccanici chiudono l’ala e lo spagnolo torna in pista, perdendo però 20 secondi. Così ci riprova, attiva nuovamente il DRS ma l’ala resta nuovamente con i profili aperti. Fernando viene fatto rientrare ai box una seconda volta ed ecco aggiungersi altri 17 secondi di ritardo. Al suo rientro in pista, con l’ala chiusa, il ferrarista perde 2-3 decimi a giro. Bilancio? La Ferrari manca di affidabilità e, nonostante Alonso abbia fatto una gara straordinaria, lo spagnolo deve accontentarsi di una magra ottava piazza.

Due forature sono davvero troppe – La sfortuna per la scuderia Ferrari si completa con Felipe Massa, incappato in una doppia foratura che ha costretto il brasiliano a portare complessivamente a quattro le soste ai box. Massa dice di non essersi accorto di nulla. Ma le due forature allo pneumatico posteriore destro hanno pregiudicato l’esito di una gara che, in verità, non era partita troppo bene. Ferrari e Pirelli parlano di danneggiamento da contatto, strano però che il brasiliano non se ne sia accorto al volante. Una spiegazione potrebbe venire dai detriti raccolti lungo la pista. Per Massa il GP del Bahrain si conclude con un quindicesimo posto e tanta amarezza.

Domenicali, mondiale ancora lungo. A risollevare il morale della squadra è il team principal della Ferrari, Stefano Domenicali: “Testa alta e niente pianti, il mondiale è ancora lungo” dice Domenicali, non preoccupato dal ritardo nel mondiale. Poi ammette: “Abbiamo meno punti di quanti ne dovremmo avere. Avremmo potuto essere sempre sul podio e aggiungere un'altra vittoria. Al momento il gap è di 30 punti, ma basta un successo e una gara a zero per Vettel e siamo di nuovo lì”.

Conta vincere – Inutile dunque essere pessimisti, anche se, in termini di punti, la situazione è peggiore di quella della passata stagione. Quello che conta è vincere le prossime gare. La F138 ha dimostrato di essere forte, decisamente migliore rispetto alla F2012. Ma mentre lo scorso anno nelle prime gare si erano raccolti punti pesanti, quest’anno, con un’auto da podio, si fa fatica a raggiungere gli stessi risultati. Che sia destino o sfortuna non resta che attendere il prossimo GP di Spagna, che si correrà tra tre settimane, e sperare che gli aggiornamenti previsti per la tappa iberica permettano di continuare a lottare. 30 punti di distacco da Vettel non sono tantissimi e con un Alonso in forma e una Rossa rampante, la Ferrari può ancora pensare di recuperare.

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