F1, Domenicali: Rimaniamo con i piedi per terra
Terminati i Test a Valencia la Ferrari si ritrova a Maranello per analizzare tutti i dati raccolti e iniziare a comprendere il comportamento della nuova F10. La scuderia ha sempre primeggiato in questi primi test ma il direttore tecnico del team, Stefano Domenicali, spinge alla calma e spiega: “Sappiamo bene che i tempi dei test, in particolare quest’anno, vanno presi con le molle. Per usare un esempio calcistico, siamo ancora al calcio d’agosto. Non dobbiamo dimenticarci dov’eravamo in termini di prestazione nell’ultimo Gran premio dello scorso anno, c’è ancora tantissimo da lavorare per recuperare quel distacco e tanti sono i problemi che dobbiamo ancora risolvere. E poi, non sapendo il quantitativo di benzina che le altre vetture avevano a bordo, è impossibile farsi un’idea precisa dei valori in campo, magari qualcuno ha voluto giocare a nascondino e poi c’é qualcun altro che ancora deve presentare la sua macchina”.
Un fattore positivo ed innegabile fino ad ora è stata l’assenza di guasti meccanici, cosa che ha colpito anche i piloti. Domenicali a tal proposito: “Se c’è una cosa di cui siamo soddisfatti è proprio l’affidabilità dimostrata. Gli oltre 1.400 chilometri percorsi rappresentano un buon inizio e bisogna dare atto che l’intenso lavoro fatto ai banchi prova e in termini di simulazione nelle settimane che hanno preceduto il debutto sta dando i suoi primi frutti”.
Mentre sui piloti: “Li ho sentiti entrambi contenti di come erano andate le cose, soprattutto per quanto riguarda l’affidabilità. Entrambi avevano motivazioni particolari ed una gran voglia di guidare: sarebbe stato frustrante non cominciare con il piede giusto su questo fronte. Sia Felipe che Fernando sanno che dobbiamo lavorare molto e hanno dato già molte indicazioni su dove dobbiamo migliorare la vettura”.
Per concludere ha voluto fare il punto sulla situazione attuale e spronare la squadra al lavoro: “In Formula Uno i miracoli non avvengono: per andare forte bisogna lavorare duramente mesi e mesi e poi ci si deve confrontare con avversari che hanno altrettante capacità e motivazioni. Non dobbiamo dare nulla per scontato né farci illudere da indicazioni che possono essere totalmente ingannevoli”.
Roberto Ferrari