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F1, dubbi per l’asfalto temporaneo di Baku. Preoccupazioni in Pirelli

Molta della superficie stradale del cittadino è stata riasfaltata e nel tratto della città vecchia sulla pavimentazione in ciottoli è stato steso uno strato di asfalto temporaneo. Il responsabile di Pirelli Motorsport: “Se si rompe è un grande problema. Dovremo monitorate potenziali deformazioni e l’integrità delle gomme”.
A cura di Valeria Aiello
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La Formula 1 è per la prima volta in Azerbaijan per il Gp d’Europa su quello che sembra essere il cittadino più veloce di sempre: il nuovo circuito di Baku progettato dall’architetto Hermann Tilke tra la parte medioevale della capitale azera e quella più moderna, lungo i suoi 6.007 metri, alterna tratti molto veloci ad altri più lenti, tra cui spiccano il rettilineo di 2,2 chilometri, il doppio di quello di Monza, le curve a 90° dalla 1 alle 7 e il particolare anello che circonda la città vecchia, il tratto più chiacchierato per le caratteristiche delle curve 8,9 e 10, dove la sede stradale si restringe molto più di quella di Montecarlo, “larga” poco più di 7 metri. A preoccupare non è solo il rischio imbottigliamento ma i limiti dell’asfalto che potrebbe essere soggetto a fenomeni di deformazione.

Le scelte della Pirelli

Trattandosi di un nuovo circuito cittadino con un nuovo asfalto, Pirelli si attende un basso grip, consumo e degrado abbastanza bassi. La scelta delle mescole, fatta sulla base di simulazioni e informazioni acquisite, più che su dati reali, è quindi stata orientata verso uno spettro medio di pneumatici. Per il weekend, il fornitore unico ha nominato tre mescole: la white medium, la yellow soft e la red supersoft, con queste ultime due che potrebbero essere molto utilizzate dai piloti. In particolare, la specifica a banda gialla potrebbe essere preferita per l’high working range che la caratterizza, in considerazione del forte caldo previsto, mentre la mescola identificata dalla banda rossa dovrebbe essere la soluzione da sfruttare in qualifica e in gara.

Abbiamo sentito molte cose interessanti sul circuito e sembra che lunghezza del giro e velocità ne faranno un evento di rilievo – ha commentato Paul Hembery, direttore di Motorsport Pirelli – Ovviamente non è mai facile affrontare un tracciato per la prima volta, ma le condizioni e gli pneumatici sono naturalmente gli stessi per tutti”.

L’asfalto temporaneo steso sulla pavimentazione in ciottoli del circuito cittadino di Baku / Williams Racing
L’asfalto temporaneo steso sulla pavimentazione in ciottoli del circuito cittadino di Baku / Williams Racing

Dubbi per l'asfalto temporaneo

Benché il cittadino di Baku sfrutti strade già esistenti, molta della superficie stradale è stata riasfaltata: Pirelli teme che il rischio di deformazione per la combinazione di alte velocità e forze in curva possa minacciare l’integrità degli pneumatici, come già accaduto nel 2005 al Gp degli Stati Uniti alla Michelin, ma anche alla stessa Pirelli lo scorso anno in Belgio, quando la Ferrari di Sebastian Vettel aveva patito lo scoppio della gomma senza preavviso.

I lunghi rettilinei possono creare problemi di deformazione, ma il circuito non dovrebbe essere troppo drammatico. Ha questo rettilineo molto lungo, quindi dobbiamo stare molto attenti da questo punto di vista – ha aggiunto a Motorsport

Un nuovo tracciato può sempre generare alcune sorprese. La tendenza più recente è di avere superfici molto lisce e bassissimi livelli di usura, ma il rettilineo è molto aggressivo, quindi dobbiamo monitorare le potenziali deformazioni e la relativa integrità delle gomme”

Diverse perplessità sono state espresse anche per l’asfalto “temporaneo” che è stato steso sulle strade con pavimentazione in ciottoli.

Queste cose vanno controllate, perché a volte le fanno apparire banali, fino a quando poi non succedono per davvero – prosegue – Se si rompe una superficie temporanea è un grande problema, perché la riparazione è un grosso problema”.

È qualcosa che dorà essere monitorato e controllato. Nei fatti, era già successo qualcosa di simile a Singapore”

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