F1, Ecclestone allontana il GP a Las Vegas
Continuano le trattative per portare la Formula 1 a Las Vegas ma la situazione sembra essere molto complessa. Bernie Ecclestone aveva espresso il desiderio di portare il circus nella fantasmagorica città americana, magari in sostituzione del Nürburgring o di Monza, ma le cose non stanno andando secondo i piani. Il numero uno della Formula 1 ha lavorato, e sta lavorando sodo per trovare un accordo e portare la seconda gara di F1 negli Stati Uniti ma se fino a poco fa sembrava fosse cosa fatta, nel corso del weekend di Russia Ecclestone avrebbe ricevuto una chiamata dal promoter secondo cui il circuito in centro città non sarebbe gradito a molti. Mr. Ecclestone ha dichiarato a Motorsport.com:
"In effetti sono emerse delle difficoltà. Personalmente vorrei solo che la corsa si svolgesse attorno allo Strip (zona di hotel e casinò) in modo da rendere la location immediatiamente riconoscibile dalla tv. Purtroppo non siamo riusciti ad organizzarci con New York, ma siamo in trattativa con diversi posti. Non so se ci andremo nel 2017. Per ora tutto tace. Noi ci abbiamo provato. Forse avremo la risposta il giovedì prima della gara…".
La situazione per Las Vegas e il mercato statunitense si era messa in maniera molto positiva: ci sarebbero alcuni viaggi effettuati dal designer del circus, Hermann Tilke, per lo studio di un nuovo tracciato cittadino lungo la Strip, il viale principale della città, che andrebbe a sostituire il vecchio percorso improvvisato nel parcheggio del Caesars Palace. L’idea di Ecclestone era quella di far correre le macchine in un’ambientazione estremamente riconoscibile così da trasformare il Gran Premio in un evento di enorme impatto, in grado di rivaleggiare con la NASCAR, la vera leader degli sport motoristici nordamericani.