F1, Ecclestone contrario al cambio delle regole
Effettivamente i nuovi regolamenti sul divieto dei rifornimenti non hanno aumentato lo spettacolo, anzi, hanno ottenuto l’effetto contrario, sebbene fosse molto difficile riuscirci.
Abolendo i rifornimenti le scuderie hanno tutto l’interesse ad effettuare meno soste possibili per il cambio gomme poiché ogni ulteriore fermata darebbe solo un aggravio di tempo.
Durante il gran premio del Bahrain tutti i team hanno effettuato una sola sosta (peraltro obbligatoria alla luce della regola che impone di utilizzare entrambe le mescole di pneumatici in gara) ma sono stati molto attenti a preservare le coperture e portarle a termine. Va da se che lo spettacolo ne risente in queste condizioni: Vettel, Alonso e Massa avrebbero potuto attaccarsi con più accanimento se non avessero dovuto badare al consumo di pneumatici.
È per sopperire a questo inconveniente che dalla Red Bull hanno proposto di cambiare il regolamento ed obbligare i team ad effettuare due soste, Chris Horner, team principal della scuderia: “Quello che temo è che finiremo con molte gare con un solo stop. Sto cercando di spingere per due stop ma con le norme sul carburante che ci sono ora si rischierà di vedere un sacco di gare come questa”.
Alle accuse di scarso spettacolo risponde direttamente il patron della Formula Uno Bernie Ecclestone che si schiera apertamente contro qualsiasi cambio regolamentare, anzi, suggerisce di togliere qualsiasi possibilità di veto dei team in merito ai regolamenti tecnici e sportivi.
Ecclestone dal sito ufficiale della Formula Uno fa sapere: “Il nostro business è correre e intrattenere il pubblico. Niente panico però, la Formula Uno non è in crisi. Il cambio di regole? Penso che non si possa fare nulla in tempi brevissimi. Il problema è che non bisogna coinvolgere i team nella definizione delle regole sportive e tecniche. Non possono essere i protagonisti a scrivere i regolamenti”. Quindi rimanda la possibile soluzione all’inizio della stagione europea dei gran premi: “Adesso siamo impegnati in quattro gare in giro per il mondo, vediamo come si adattano le squadre e poi valutiamo la situazione dopo il Gp di Cina”.
Roberto Ferrari