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F1, Ecclestone: “Regole troppo complicate, lasciamo liberi i piloti di duellare in pista”

Mister E auspica un cambiamento: “Noi siamo nel mondo dell’intrattenimento, la gente vuole motori potenti che solo i grandi piloti possono gestire”. Poi sul ritiro di Rosberg: “Ha raggiunto il suo grande obiettivo, non possiamo biasimarlo se vuole fare qualcosa di diverso nella vita” ha dichiarato.
A cura di Matteo Vana
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Bernie Ecclestone / Getty
Bernie Ecclestone / Getty

Il mondo della Formula 1 sta attraversando un periodo di cambiamenti: dagli attori principali, con il ricambio generazionale che già quest'anno porterà in pista molti giovani come Stroll, Vandoorne, Ocon, Wehrlein e tanti altri, all'aspetto delle monoposto, radicalmente modificate nell'aspetto e nelle prestazioni dai nuovi pneumatici e dall'aerodinamica imposta dal regolamento 2017.

Troppe regole limitano lo spettacolo

Proprio sul bisogno di un cambiamento per riportare ai fasti di un tempo il circus è intervenuto Bernie Ecclestone che, in una intervista alla Bild, ha illustrato gli aspetti che non vanno della Formula 1 moderna.

Devono essere cambiate le regole, sono troppo complicate. Noi siamo nel mondo dell'intrattenimento – ha dichiarato – e come si fa a far divertire il pubblico se questo non capisce cosa succede in pista? Ormai anche i piloti non sanno più cosa possono o non possono fare in pista. Bisognerebbe lasciarli più liberi, che si tocchino pure ogni tanto. La tecnologia ibrida in F0rmula 1? Jean Todt pensa che costituiscano lo spirito del tempo e questo può essere vero per le vetture stradali, ma la gente vuole sentire motori rumorosi e potenti che solo grandi piloti possono gestire.

"Rosberg? Ha raggiunto l'apice, lo capisco"

Mister E, quindi, auspica un cambiamento anche per quanto riguarda lo spettacolo in pista, frenato dall'introduzione della nuova tecnologia ibrida. Il papà della Formula 1 attuale ha lo sguardo sempre rivolto al presente, ma non dimentica il passato. Quello più recente ha il volto di Nico Rosberg, campione del mondo nell'ultima stagione prima di annunciare il ritiro dal mondo dei motori. Una scelta con cui è d'accordo Bernie Ecclestone, sicuro che la strada presa dal tedesco sia quella giusta.

Lui voleva diventare campione del mondo e ci è riuscito, ha raggiunto il suo obiettivo e posso capire la sua scelta. Questo dimostra che è un campione con la testa sulle spalle. Ha raggiunto il grande obiettivo – ha concluso – e non possiamo certo biasimarlo se vuole fare qualcosa di diverso nella vita. I ritiri di quest'anno? Sono contento che i piloti se ne vadano per scelta loro perché in passato ne abbiamo persi alcuni per altre ragioni, come ad esempio quelli morti in incidenti. Proprio per questo, per quanto mi riguarda, questi ritiri sono eventi gioiosi.

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