F1, Ecclestone: Resterò in carica a Vita
Non vuole proprio fermarsi Bernie Ecclestone, nell’anno del suo ottantesimo compleanno il nonno della Formula Uno continua ad essere sempre arzillo, a tratti assurdo, ma sempre al comando del carrozzone.
Bernie non ha intenzione di ritirarsi dall’attività anzi, è deciso a smettere solamente in punto di morte: “Per me il ritiro significherebbe morire. Se dovessi svegliarmi la mattina senza alcun problema o niente di cui preoccuparmi non varrebbe più la pena alzarmi”.
Bernard Charles Ecclestone, classe 1930, è entrato nel mondo dell’automobilismo nel 1957 come manager del pilota Lewis-Evans e come acquirente della scuderia Connaught. Negli anni ’60 diventa manager di Jochen Rindt e nel ’72 rileva la proprietà della Brabham.
È nel 1974 che si pongono le basi di quello che è tutt’ora il suo impero sulla Formula Uno, Bernie è tra i fondatori della Formula Onu Constructors Associations (FOCA), l’associazione che raggruppa i manager delle principali scuderie inglesi e che si pone come potere contrapposto alla Fia.
Gli scontri con la federazione portano la FOCA all’acquisizione dei diritti televisivi sulla categoria (Ecclestone diventerà nel 1988 vice presidente Fia con delega agli affari promozionali) per poi ritornare in privato ed acquisire dalla stessa federazione i diritti commerciali sulla Formula Uno (dietro pagamento annuale di una certa somma) fino al 2110. Attualmente la società di Ecclestone che detiene i diritti di sfruttamento commerciale sulla categoria è la Formula One Management (FOM).
Roberto Ferrari