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F1, Ferrari – Fia: nuove accuse sull’accordo ‘segreto’. Marko: “Fia di Todt come Fifa di Blatter”

Nuovo atto della querelle tra i team non motorizzati Ferrari e la Fia: dopo i chiarimenti della Federazione sull’accordo “segreto” Mercedes, Red Bull, Renault, McLaren, Alpha Tauri, Williams e Racing Point hanno presentato una lettera confidenziale chiedendo ulteriori delucidazioni e mettendo in discussione l’autorità della stessa Fia. Ancora più duro Helmut Marko che ha paragonato l’episodio in questione allo scandalo corruzione che ha travolto la Fifa di Blatter.
A cura di Michele Mazzeo
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Prosegue la querelle tra i team non motorizzati Ferrari e la Fia. Oggetto del contendere è sempre l’accordo “segreto” fatto con il Cavallino sulle presunte irregolarità della power unit nel campionato di Formula 1 2019. La risposta ufficiale della Fia (una nota con cui ha spiegato che sia l’accordo che la segretezza dei termini dello stesso sono permesse dal regolamento) non ha soddisfatto i 7 team che precedentemente avevano chiesto chiarimenti alla Federazione sulle motivazioni di tale “patto” stretto con la Rossa, minacciando anche l’appello in Tribunale.

È ancora scontro sull’accordo segreto con Ferrari: i team inviano lettera confidenziale alla Fia

A pochi giorni dal debutto del Mondiale 2020 che, Coronavirus permettendo (qui gli aggiornamenti con tutte le ultime notizie in tempo reale), prenderà il via dall’Australia nel week end del 15 marzo, dunque i rapporti tra la maggiorparte delle scuderie e la Federazione Internazionale dell'Automobile presieduta da Jean Todt non sembrano essere così idilliaci. Dopo i chiarimenti della Fia, Mercedes, Red Bull, Renault, McLaren, Alpha Tauri, Williams e Racing Point hanno infatti proseguito la loro azione inviando alla Federazione una lettera confidenziale con alcuni quesiti in merito all’accordo segreto con la Ferrari.

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Le domande che mettono in discussione l’autorità della Fia

Queste le domande poste dai sette team in questione secondo quanto rivelato dalla testata inglese BBC Sports: Perché la FIA è arrivata alla conclusione di non essere in grado di andare fino in fondo sui dubbi relativi alla completa legalità della Power Unit Ferrari? Perché l’accordo è stato confidenziale e non comunicato in maniera più trasparente? Le classifiche finali del Mondiale 2019 di Formula 1 andrebbero eventualmente ridiscusse? È in grado la FIA di fungere appieno da regolatore in materia di regolamento tecnico alla luce dell’epilogo dell’indagine?

Red Bull spettatrice “interessata” della vicenda

Domande dunque che evidenziano la voglia di approfondire su quanto accaduto ma che mettono anche in dubbio, neanche troppo velatamente, l’autorità e lo status di organo super partes della Federazione. E ancora più esplicito è stato Helmut Marko, consulente della Red Bull, che sarebbe la casa che maggiormente usufruirebbe in termini economici di un’eventuale penalizzazione della Ferrari nella classifica del mondiale costruttori 2019 (guadagnerebbe circa 24 milioni di dollari).

Helmut Marko insieme a Max Verstappen - LaPresse
Helmut Marko insieme a Max Verstappen – LaPresse

Le pesanti accuse di Helmut Marko: “Fia di Todt come la Fifa di Blatter”

“Tutta questa questione ha raggiunto proporzioni paragonabili a quanto avvenuto nella FIFA (riferendosi allo scandalo corruzione nell’assegnazione dei Mondiali di calcio che portò alle dimissioni tra gli altri dell’allora presidente Josep Blatter, ndr) – le pesanti dichiarazioni di Marko riportate dalla testata tedesca Munchner Merku– e tra FIA e FIFA c’è solo una lettera di differenza. In qualsiasi altra organizzazione questo sarebbe un suicidio politico da parte di Jean Todt. La FIA ha screditato uno sport nel quale investiamo ogni anno numeri a tre cifre e parliamo di milioni di euro”.

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