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F1, Gp Australia: Gara da dimenticare per la Red Bull

Dopo l’euforia per la doppietta nelle qualifiche del sabato alla Red Bull hanno dovuto fare in conti con l’amara realtà della gara. Webber non convince mentre Vettel accusa un altro problema tecnico.
A cura di Roberto Ferrari
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Gp Australia 2010, Red Bull, Webber

Sembrava dover essere una passeggiata la gara in Australia invece per la Red Bull è stata un autentico calvario. Dopo una partenza dal doppio volto: Vettel mantiene la testa mentre Webber, facendo pattinare le gomme, perde una posizione a favore di Massa risulta subito evidente che le monoposto progettate da Newey erano in grado di sostenere un ritmo superiore rispetto a tutti glia altri. Vettel manteneva saldamente la testa della gara mentre Webber stava conducendo una gara aggressiva alle spalle dei primi sette finché, al giro ventisei, un problema al freno anteriore sinistro sulla vettura numero cinque metteva definitivamente fine alle speranze di vittoria del tedesco.

Webber invece continuava la sua gara ma a due giri dal termine finiva lungo in frenata tamponando Hamilton e perdendo tre preziose posizioni.

Ovvia la delusione per Vettel, primato di una vittoria certa: “Sentivo che qualcosa non andava un giro prima. Ho visto delle scintille uscire dalla ruota anteriore sinistra poi delle vibrazioni appena ho toccato i freni e cosi sono andato dritto alla curva 13 finendo nella ghiaia. Non c’era nulla che potessi fare, ho perso la macchina. E’ un peccato perché avevamo la corsa sotto controllo anche se le condizioni sono state difficili. Ma per vincere bisogna finire. Sono dispiaciuto per le due vittorie mancate, ma c’è ancora molta strada da fare in questo campionato. Stiamo lavorando duramente per arrivare in cima ai problemi di affidabilità e speriamo di avere una gara solida e vedere la bandiera a scacchi in Malesia”.
Lo sfogo di Sebastian è evidente, anche nel 2009, a causa dei problemi di affidabilità patiti nelle prime gare, non ha potuto dire la sua per la lotta al mondiale: “Mi sono rotto le palle! Stiamo spingendo per fare il nostro meglio. Non è colpa di nessuno, ma abbiamo bisogno di migliorare tutti in squadra e portare la monoposto sotto la bandiera a scacchi già in Malesia”.

Webber invece spiega così la sua gara: “La mia partenza è stata difficile, ho fatto slittare molto le ruote ma per fortuna ho perso solo una posizione. Dopo la safety car, la mia gara stava andando bene, volevo entrare ai box nel giro in cui anche Sebastian ha cambiato le gomme, ma ovviamente chi è davanti ha la precedenza. Verso la fine della gara sono riuscito a prendere il gruppo di testa ma poi c’è stato l'incidente. Chiedo scusa a Lewis, ma ho perso aderenza e la macchina è scivolata dietro di lui. E’stata una giornata dura per la squadra, ma ritorneremo”.

Roberto Ferrari

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