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F1, Gp Australia: Sauber copia l’Ala McLaren

La scuderia Sauber ha presentato in Australia una feritoia sulla fiancata per far stallare l’ala posteriore, la soluzione è simile al sistema F-Duct della McLaren.
A cura di Roberto Ferrari
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Gran Premio d'Australia 2010, Sistema D-Fuct Sauber

Appena quindici giorni dopo il primo appuntamento mondiale in Bahrain la tanto studiata ala McLaren è stata copiata dagli avversari, la prima ad introdurla è stata la Bmw-Sauber.

Una volta che la federazione ha dato l’ok alla McLaren tutti i team avversari hanno iniziato lo studio di questa soluzione (termine tecnico: Sistema F-Dutc) che in rettilineo permette di far stallare l’alettone posteriore facendo guadagnare velocità, ma nessuno avrebbe mai pensato di riuscirvi in appena quindici giorni.

Sulla Sauber C29 è comparsa una piccola apertura sopra la presa d’aria sinistra che raccoglie l’aria e la indirizza, tramite la grande pinna sul cofano, all’alettone posteriore, per l’occasione modificato.

Si tratta di un sistema diverso dalla McLaren, che utilizza una presa d’aria posizionata sul telaio ed azionata dal corpo del pilota, per questo la soluzione desta dei dubbi poiché non si capisce come il pilota possa intervenire nel suo funzionamento.

De la Rosa, fino a gennaio collaudatore McLaren chiarisce in proposito: “So cosa ha cercato di fare la McLaren, ma il sistema Sauber è diverso. Sono rimasto impressionato nel vedere la rapidità con cui la squadra ha realizzato questo sistema. Sono arrivato qui e ho visto un sistema impressionante. A volte i team piccoli sono disposti a rischiare di più rispetto ai grandi”.

Intanto la monoposto ha superato le verifiche tecniche del giovedì mattina e la soluzione potrà essere testata in pista durante le prove libere del gran premio d'Australia di domani. Sulla McLaren il vantaggio in termini di velocità sul dritto è evidente ma, al momento, non si traduce in particolari miglioramenti nei tempi, i tecnici sono sicuri che su determinate piste il vantaggio potrebbe essere notevole ed è per questo che tutte le scuderie, Ferrari in testa, stanno avviando gli studi sul sistema.

De la Rosa spiega che la soluzione verrà testata in prova ma sull’utilizzo in gara vi sono forti dubbi: “Si tratta di un prototipo, il team vi ha al massimo lavorato la scorsa settimana. Dobbiamo avere una mentalità aperta. Non abbiamo prove e questa è la prima occasione per provare. Lo mettiamo alla prova, ci assicuriamo che funziona e poi decidiamo se è o non utilizzabile in gara. Dobbiamo solo avere la pazienza di testarlo correttamente”.

Roberto Ferrari

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