F1, Gp Bahrain: Impressioni sul primo Weekend mondiale
Al termine del primo gran premio stagionale si iniziano a delineare i valori in campo e decifrare i risultai dei test invernali, occorrerà però qualche altra gara per avere un quadro completo sulla competitività di team e piloti.
In Bahrain abbiamo capito che al momento la Red Bull dal punto di vista della prestazione pura è leggermente in vantaggio su tutti gli altri ma per raggiungere il suo massimo potenziale dovrà prima risolvere i suoi problemi di affidabilità. Sahkir poteva essere un weekend da ricordare invece è stato un incubo per il team di Matesichz, i continui problemi tecnici hanno impedito a Webber di girare e trovare il giusto set up per le qualifiche privando Vettel della possibilità di lottare per la vittoria.
In casa Ferrari sono tutti felici per il grandissimo risultato ottenuto, dopo un anno passato nelle retrovie serviva, quanto meno per il morale, una prestazione superba. Alonso è il campione di sempre e inizia a stabilire le gerarchie in squadra, Massa ritrova se stesso ma la monoposto, sebbene nel complesso possa dirsi la migliore del lotto, riserva eccessive preoccupazioni ai tecnici di Maranello. Due motori cambiati prima della gara, un surriscaldamento anomalo per la vettura di Massa e l’usura delle gomme che al momento è più marcata rispetto alle vetture progettate da Newey.
La McLaren ieri non era in grado di impensierire i migliori, senza il problema di Vettel, che nel finale ha consentito alle Ferrari di tirare il fiato, Hamilton avrebbe accusando un ritardo molto maggiore, ma la monoposto di Woking appare buona. Hamilton con le coperture dure era in grado di girare sui tempi dei migliori, la McLaren c’è, potrebbe rappresentare la terza forza in campo ma dovremo attendere le prossime gare. Incassato l’ok della federazione sull’ala posteriore (che consente di guadagnare in velocità sul dritto) i tecnici dovranno modificare però l’uscita dell’estrattore posteriore che è risultata non completamente a norma. Jenson Button prede una sonora sveglia da Hamilton accusando venti secondi di ritardo, ma il campione del mondo non ha avuto un buon weekend e lo si era capito sin dalle libere del sabato.
La Mercedes Gp è ancora una monoposto acerba, affidabile e veloce ma al momento lontana da Red Bull e Ferrari. Rosberg ha surclassato Schumacher sia in qualifica che in gara girando mediamente 3-4 decimi meglio ma al sette volte campione del mondo vanno concesse le attenuanti generiche del caso. Chi, dopo tre anni di assenza, sarebbe stato in grado di portare a termine una gara tosta dal punto di vista fisico, senza commettere errori e marcando punti?
Dietro ai migliori troviamo ben tre team sullo stesso livello, Williams, Renault e Force India. La scuderia indiana appare quella messa meglio, veloce e affidabile quanto basta, se Kubica e Sutil non si fossero toccati alla prima curva sicuramente avrebbero animato una corsa un po’ avara di sorpassi.
La Sauber ha un pò deluso le aspettative, così come la Toro Rosso, nei test invernali sembravano subito a ridosso dei migliori ma nel caldissimo weekend di Sahkir si sono sciolte al sole senza lasciare traccia.
Discorso a parte per i nuovi team, le loro prestazioni hanno confermato le attese, lentissimi ma mai ingombranti o pericolosi per gli altri. Le nuove coraggiose realtà della Formula Uno esordiscono in sordina, girando anche poco, vedi soprattutto Hispania Racing, ma suscitano simpatia e rispetto per l’impegno che ci mettono. Le Lotus di Trulli e Kovalainen portano a termine la gara dimostrando un livello di affidabilità che neppure i migliori possono vantare.
Appuntamento al prossimo gran premio.
Roberto Ferrari