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F1, Gp Bahrain: Le Pagelle

Red Bull e Ferrari le migliori ma attenti alla McLaren. Schumacher si lamenta per il riposino mancato mentre Barrichello e Liuzzi fanno le formichine, lavorano sodo e portano a casa.
A cura di Roberto Ferrari
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Gp Bahrain, Foto di Gruppo con le monoposto

Fernando Alonso, Voto 9. Giornata trionfale per lo spagnolo, deciso al via quando supera Massa, attendista in pista mentre studiava Vettel, peccato per quell’errore in qualifica altrimenti avrebbe potuto dire di aver concluso un weekend perfetto. Riassapora la vittoria e l’appetito non gli manca.

Felipe Massa, Voto 8. Ottima qualifica per il brasiliano, prende appena un decimo da Vettel ma su una pista così lunga ci stà. Intelligente al via quando capisce che lasciare strada al compagno è la scelta migliore, altrimenti sai come ci avrebbero ricamato sopra le malelingue? Porta a termine una gara consistente e inizia il duello con Alonso.

Lewis Hamilton, Voto 7. La sua McLaren nonostante l’ala che stalla in rettilineo non è ancora la vettura migliore ma nasconde un potenziale pericoloso. L’inglese è sempre un osso duro e se arriveranno i piccoli miglioramenti auspicati sarà difficile tenerlo. Con le gomme dura gira con i tempi dei primi tre, a tratti meglio. Temuto.

Sebastian Vettel, Voto 7,5. La squadra dice che il problema è stato causato da una candela difettosa ma i sospetti sono tutti per la concezione estrema della vettura. Ottiene la pole, vola in testa e mantiene la leadership fino a quindici giri dal termine dimostrando che quest’anno, salvo ulteriori problemi tecnici sarà lui l’uomo da battere. Sfortunello.

Nico Rosberg, Voto 6,5. Il tedesco si accorge di non avere una vettura in grado di impensierire i migliori, fino al primo stop tiene dietro Hamilton ma si lascia passare durante il cambio gomme, sosta più lunga di tre secondi e podio buttato. Nel primo weekend stagionale tiene dietro il compagno più ingombrante che ci sia, gli piace e spera che la cosa si ripeta. Sognatore.

Michel Schumacher, Voto 6. La sufficienza va data, se non altro perché ha portato a termina una gara dopo tre anni di stop, non ha commesso il minimo errore, costante come ritmo e preciso come guida. Peccato che la vettura, nonostante gli aggiornamenti, non sia al livello dei migliori altrimenti ne avremmo viste delle belle. Conclude la gara al settimo posto e dietro al compagno di team, motiva il suo ritardo al mancato pisolino prima della gara. Saggia risposta da dare ai media, ma non sarà che l’età gli impone veramente il riposino dopo pranzo? Esperto.

Jenson Button, Voto 6. Anche a lui diamo la sufficienza, perché in fondo siamo buoni. È stato coraggioso l’inglese ad abbandonare la mamma Brawn per entrare nella tana del leone. Alla McLaren hanno preferito Hamilton ad Alonso, vuoi che non facciano lo stesso con Button? Lui lo sa ma preferisce la sfida e a noi tutto ciò piace. Speriamo che nelle prossime gare occupi le posizioni che contano perché in Bahrain Hamilton gliele ha suonate!

Mark Webber, Voto 5. Gara incolore per l’australiano eppure lo scorso anno quando Vettel volava lui era sempre lì nelle posizioni che contano. Disputa una qualifica anonima e finisce per ricalcarla in gara, al via il suo motore sbuffa fumo come una locomotiva ma poi tutto rientra nei ranghi. Paga il problema al semiasse nelle libere del venerdì che non gli permette di ottimizzare il set up della vettura. In Stand by per ora, l’aspettiamo a Melbourne.

Vitantonio Liuzzi, Voto 6,5. Gara solida per il pilota italiano. Durante le qualifiche non entra nell’ultima eliminatoria complice un comportamento anomalo della vettura a serbatoi vuoti, ma il suo compagno fa meglio. In gara riesce a stare lontano dai guai alla prima curva, cosa che Sutil non fa, e termina nei punti. Votazione di incoraggiamento per un pilota velocissimo ma che non ha mai avuto la possibilità di esprimersi al meglio, Vai Vitantonio!

Rubens Barrichello, Voto 6. Stà lì, sempre! È il veterano del mondiale, zitto zitto, piano piano (alle volte la prende alla lettera) il paperino della Formula Uno marca punti, prende e porta a casa. La Williams non è di certo una missile ma una buona vettura da centro classifica e se i big hanno problemi bisogna essere sempre pronti ad approfittarne, anche perché Hulkenberg prima o poi farà esperienza.

Roberto Ferrari

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