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F1, Gp Canada: Le Pagelle, Hamilton da 9

Gara superba dell’inglese ma tutto il merito va alla McLaren che è in costante crescita. Ferrari salva con Alonso, Massa precipita, Schumacher ko.
A cura di Roberto Ferrari
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Gp Canada 2010, Le Pagelle

Forse la svolta per creare spettacolo nei futuri gran premi di Formula Uno sarà quella di utilizzare delle gomme di marzapane, la scelta della Bridgestone di usare mescole non contigue è troppo azzardata e non tiene conto dell’eccessiva usura della pista di Montreal. Il gran premio del Canada si trasforma così in un autentico spettacolo, Voto 10 alla Bridgestone.

Lewis Hamilton, Voto 9. Stavolta fa la pole ed è sempre in palla, ma non prende il massimo perché l’inglese (o forse il team) macchiano il weekend con quel teatrino del sabato (benzina finita e macchina a spinta), se la cavano con una multa e la promessa di una sculacciata, come sempre. Al di là di questo episodio controverso Hamilton mette in scena una gara maiuscola e non si fa intimorire da Alonso (il loro duello in pit lane è da cardiopalma) eppure riesce a recuperare ed infilare lo spagnolo alla prima opportunità. In palla e merita la testa del mondiale.

Jenson Button, Voto 8. Il campione del mondo c’è sempre, magari non lo vedi per buona parte della gara ma lui è li, sempre pronto a dare la zampata. Il sorpasso su Alonso, complice la HRT di Chandhok, è l’ennesima riprova dell’irriducibilità di Button. Parte indietro in qualifica e le prende da Hamilton ma Jenson da sempre l’idea di avere nella manica qualcosa da giocare. Calcolatore.

Fernando Alonso, Voto 8. Le sue gare sono sempre contraddistinte dal ritmo elevato e dall’aggressività ma ultimamente sempre da qualche distrazione. Alonso poteva vincere, forse, ma commette due errori di disattenzione che gli fanno perdere due posizioni, nel computo finale va bene così, soprattutto con una F10 senza sviluppi, ma nel frattempo sono punti preziosi persi. Quando si getta all’interno di Hamilton in pit lane fa gelare il sangue a tutti, Mastino, sonnolento ma pericoloso.

Sebastian Vettel, Voto 6,5. La Red Bull sembrava avere il potenziale per vincere l’ennesima gara e la scelta di partire con le dure apparentemente la migliore. Le RB6 però non si adattano perfettamente al tracciato e soffrono oltre che di usura eccessiva anche di affidabilità. Vettel termina quarto, e senza gli errori di Massa e Liuzzi e l’assurda strategia del team con Webber sarebbe finito molto più indietro. Nel finale accusa problemi alla frizione ed  il team gli consiglia di non forzare troppo il motore con le cambiate.

Mark Webber, Voto 7. Sembra quasi che la squadra gli stia mettendo i bastoni tra le ruote. Prima del via la sostituzione del cambio (cinque posizioni di penalità) poi in gara viene tenuto fuori inutilmente quando è in testa e dispone di quindici secondi di vantaggio: strategia killer della Red Bull che gli fa perdere moltissime posizioni, guarda caso anche su Vettel. Peccato.

Nico Rosberg, Voto 6. Gara onesta quella di Nico, stravince il confronto con Schumacher (voto 4 di compassione) ma paga la scarsa competitività della Mercedes. In gara fa del suo meglio ma termina con poco meno di un minuto dal leader.

Robert Kubica, Voto 6,5. La gara del polacco è sempre aggressiva (di altri tempi la battaglia con Schumacher) poi però la Renault accusa un calo troppo evidente con le gomme e Robert è costretto a rientrare ai box inventando sul momento strategie improvvisate. C’è il dubbio del sorpasso pericolosissimo su Sutil all’ingresso dei box ma la Force India aveva una gomma danneggiata e forse il polacco se ne era accorto. Genio o sregolatezza?

Sebastien Buemi, Voto 6. Termina a punti e permette alla Toro Rosso di avanzare in classifica. Buemi in Canada si ritrova e offre una bella prestazione, per pochi giri è anche al comando e questo è, complice le gomme di marzapane, già una bella soddisfazione.

Vitantonio Liuzzi, Voto 5,5. Peccato per l’incidente al via, Tonio era proprio in palla in questo weekend. Nell’episodio rimane all’interno, e avrebbe il vantaggio di traiettoria, ma si lascia spingere troppo sull’erba e di conseguenza scivola verso Massa (voto 4). I due si toccano e Tonio è costretto a ripartire dal fondo in una gara senza una safety car. È bravissimo nel recuperare e finire a punti, Gagliardo!

Adrian Sutil, Voto 5. Prende un punto ma se confrontato con il compagno perde il confronto se non altro perché Liuzzi recupera dal fondo e gli finisce anche davanti. Adrian lotta con Schumacher (e non è la prima volta in questo campionato) ma è sempre molto aggressivo e nel corso dell’ultimo giro gli strappa anche l’ultimo punto mondiale a disposizione.

Roberto Ferrari

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