F1, Gp Cina: Impressioni sulla Gara
Anche la quarta prova del mondiale riserva pista bagnata e concede una dose addizionale di spettacolo che difficilmente avremmo visto con pista asciutta. Vince la McLaren, anzi, potremmo dire che stravince. Button prende pian piano la testa della classifica, verso metà gara, badando soprattutto a non usurare le gomme e a non commettere errori, la sua è una lotta prima di tutto contro il compagno di squadra Hamilton. La lotta con Rosberg è quasi ad armi impari poiché le Mercedes Gp hanno seri problemi di usura delle gomme e Nico si ritrova ben presto in crisi.
Hamilton, come sempre in queste condizioni, regala spettacolo, divertimento e qualche colpo ai limiti del regolamento, finisce nelle retrovie ed è costretto a recuperare (il suo duello con Schumacher è stato uno dei più attesi degli ultimi anni e devo aggiungere che, seppur breve, è stato un momento intenso e di vero sport). Hamilton è stato avvantaggiato dalla Safety car uscita a causa dei detriti della Toro Rosso, altrimenti per lui sarebbe stati difficile raggiungere il secondo posto ma il campione 2008 accoppiato a questa McLaren inizia a fare paura. La vettura di Woking ha primeggiato sin dal venerdì ma, al sabato in qualifica, a serbatoi scarichi, il suo comportamento è diventato nervoso e non ha permesso ai suoi piloti di primeggiare.
Al contrario la Red Bull dimostra in qualifica di essere ancora la monoposto più performante, ottiene la quarta pole position su quattro gare e se le condizioni climatiche fossero state diverse sicuramente avremmo assistito ad una gara diversa.
La Ferrari compie una buona qualifica con Alonso, e non poteva andare oltre per stessa ammissione dello spagnolo, ma con Massa occupa la settima posizione, complice un errore del brasiliano all’ultimo giro. Da Maranello sviluppano un accenno di F-Duct sull’ala posteriore ma il collaudo dura lo spazio di sei giri, dopodiché il motore di Alonso esplode, ancora. Preoccupa la situazione motori: Alonso ne ha rotti due in quattro gare ed utilizzati quattro fino ad ora, rimangono ancora quindici gare ed altri quattro motori.. Inutile soffermarsi sui presunti problemi tra Alonso e Massa per il sorpasso subito in corsia box: lo spagnolo era visibilmente più veloce di Felipe e i due stanno ancora giocandosi i gradi di prima guida della stagione, fa parte del gioco.
La Mercedes Gp coglie un altro podio con Rosberg, frutto anche della strategia ma la vettura ha ancora dei problemi, soprattutto a livello di usura delle gomme, e deve migliorare in qualifica. Per Barcellona sono previste importanti evoluzioni (provato anche un particolarissimo sistema F-Duct sull’ala posteriore) che potrebbero far fare il salto di qualità. Rosberg acquista fiducia e il fatto di essere sempre davanti a Schumacher lo aiuta. Di contro questa situazione al tedesco non fa bene, non l’ha mai provata ed ha tutti i media puntati addosso. In Cina offre una prestazione particolarmente negativa, lotta con stile e si difende di esperienza ma perde tutti i duelli, è strano come soffra la sua guida sul bagnato, eravamo abituati a vederlo correre come se non ci fosse.
Ennesima gara positiva per la Renault che continua a raccogliere punti e distanzia Force India e soprattutto Williams. Kubica porta a termine una gara con la solita consistenza mentre Petrov finisce la sua prima gara in Formula Uno, per lui si tratta di una bella prova poiché ha dimostrato di essere veloce ma fino ad ora non aveva mai concluso un gp.
La Force India occupa agevolmente il margine della zona punti, con Sutil termina undicesima ma con Liuzzi va fuori subito. Il pilota italiano accusa problemi dal primo giorno (a partire dalle seconde libere, visto che nelle prime gira per contratto Di Resta), non supera la prima eliminatoria in qualifica e in gara percorre meno di un chilometro: alla prima staccata i suoi freni vanno via e travolge un incolpevole Buemi.
Ottima prova di Kovalainen che, complice il gioco dei pit stop, si ritrova anche in quarta posizione e chiude la gara doppiato di un solo giro (è già notizia) dietro ad Alguersuari ma davanti a Hulkenberg. Terminano ancora la gara le HRT che stanno dimostrando un certo livello di affidabilità a dispetto della Lotus e della Virgin che accusano ancora evidenti problemi idraulici.
Inizio nero per la Sauber, quattro doppi ritiri in altrettante gare, Kobayashi è vittima incolpevole dell’incidente tra Liuzzi e Buemi mentre De la Rosa viene tradito ancora una volta dal motore, ma non sappiamo se la rottura sia dovuta ad un malfunzionamento elettronico o all’impiantistica.
Roberto Ferrari