F1, Gp Cina: Le Pagelle
Jenson Button, Voto 9,5. Button sta dimostrando quest’anno di aver meritato il titolo nel 2009. Corre con intelligenza, sa che sul piano velocistico è inferiore rispetto ad Hamilton ma ci mette le palle e rischia pur di stare davanti. Continua con le gomme da asciutto e gli va bene (lo stesso azzardo lo aveva premiato in Australia) poi giuda in maniera pulita e risparmia le gomme. Ascoltando i team radio degli ultimi giri si percepisce la sua tensione riguardo il distacco da Hamilton, lo teme ma con umiltà e sacrificio cerca di stargli davanti, per adesso siamo due vittorie a zero per lui. Grande.
Lewis Hamilton, Voto 9. Sembrava il suo weekend, sempre in testa nelle libere ma si perde in qualifica. In gara regala spettacolo, basta un po’ di pioggia e l’inglese si scatena, basta vedere i tubi di scarico dell’avversario che fa di tutto per superarlo. Menomale che c’è lui in pista! Certo, alcuni episodi al limite della correttezza potrebbe evitarli. Hamilton è un mastino, avesse un po’ di fair play sarebbe perfetto.
Nico Rosberg, Voto 8. Ancora sul podio, ancora davanti a Schumacher, ancora una gara senza errori, insomma è una conferma. Il tedesco migliora sempre di più, guida pulito ed è efficace, non ha peli sulla lingua e non infierisce sul compagno di squadra, se c’è un gentleman nel Circus quello è sicuramente lui. Come Button mantiene le gomme da asciutto, quando poi si passa alle intermedie la sua monoposto è troppo aggressiva e le consuma in breve tempo. Solido.
Fernando Alonso, Voto 7. L’unica pecca della sua gara è la partenza anticipata. Compromette la sua gara ma ci regala una bella rimonta dal fondo e salva la classifica della Ferrari. Lo spagnolo è un cavallo di razza, guida pulito ma aggressivo, supera il compagno Massa con una manovra azzardata, ma va bene: serve a stabilire le gerarchie ed evitare di perdere troppo tempo. Lo aspettiamo in Spagna dove sicuramente ci regalerà spettacolo.
Robert Kubica, Voto 6,5. Come sempre il polacco c’è. Porta la Renault al traguardo in quinta posizione, non commette errori e segue la strategia di Button e Rosberg. In questo fine settimana la R30 manifesta problemi di trazione in uscita dalle curve ma alla domenica i problemi sembrano spariti. Costante.
Sebastian Vettel, Voto 6,5. Il tedesco si perde nel valzer dei cambi gomme, eppure con la pioggia si è sempre esaltato. Da metà gara in poi sprofonda nel gruppo e non si hanno più sue notizie. Compie diversi sorpassi, sempre aggressivi, anche e soprattutto contro Schumacher. Da cineteca il suo duello con Hamilton nella pit lane, Vettel non è secondo a nessuno e non tollera sgarbi (vedi sorpasso di Hamilton all’ingresso della corsia box). Tosto.
Vitaly Petrov, Voto 7. E bravo il russo, dopo tre ritiri arriva a traguardo, prende sei punti ed è tutta esperienza. Segue per metà gara i primi poi, sarà l’emozione, sarà l’aderenza precaria compie due fuori pista che lo fanno scivolare in classifica, ma va bene così, son sempre punti.
Mark Webber, Voto 5,5. Si perde nella pioggia cinese e porta a casa quattro punti. Ci aspettavamo una gara decisamente diversa dall’australiano, soprattutto dopo la bella prova della qualifica ma da un certo punto in poi non si hanno più sue notizie, se non dai suoi meccanici che, ironicamente, comunicano che ha montato gomme da asciutto quando fuori piove. Da brivido l’uscita di pista che deve fare a causa di Hamilton.
Felipe Massa, Voto 5. Non c’era, il weekend cinese per lui è stato opaco, sembrava la fotocopia sbiadita del pilota che voleva mantenere la testa della classifica appena quindici giorni fa. Per fortuna non polemizza con Alonso quando lo sorpassa all’ingresso della pit lane, ma in fin dei conti lo spagnolo ne aveva di più. Un fine settimana opaco può capitare a tutti.
Michael Schumacher, Voto Boh. Perde ancora una volta il confronto con Rosberg (ma lamenta problemi di trazione a partire dal venerdì), in gara compie una serie di cambi gomme frutto soprattutto della necessità di azzardare per fare risultato, ma gli va male. Sul bagnato era un mostro ma in Cina sembra quasi soffrire (almeno in gara i problemi di trazione in uscita di curva erano evidenti). Si difende da campione e veterano da tutti gli attacchi che i giovani rampolli sono stati in grado di portargli, purtroppo per lui, con successo. Le sue difficoltà erano evidenti ma almeno resiste e si difende, si vede che l’istinto c’è. Per incrementare lo spettacolo aspettiamo solo il suo ritorno. See you later.
Roberto Ferrari