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F1, Gp Cina: Schumacher crede ancora nel Titolo

Michael Schumacher affronta la trasferta in Cina con ottimismo e già pensa alla versione B della monoposto che debutterà in Spagna.
A cura di Roberto Ferrari
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Gp Cina 2010, Schumacher, Mercedes Gp

Il suo inizio di stagione non è sicuramente stato all’altezza delle aspettative, soprattutto le sue, ma Schumacher sta patendo la mancanza di test, che gli permetterebbe di tornare immediatamente in forma, e la competitività della sua Mercedes.

Che la ex Brawn Gp non sia il missile della passata stagione ne se sono accorti in molti, soprattutto i vertici della scuderia, che stanno già pensando di introdurre una versione profondamente modificata a partire dalla gara di Barcellona. La monoposto dovrebbe avere una diversa distribuzione dei pesi, nuove sospensioni posteriori ed una diversa scatola del cambio (presumibilmente per alloggiare un nuovo diffusore posteriore). Se l’operazione si rivelasse infruttuosa e l’auto non centrasse nessun successo entro il mese di giugno, Mercedes potrebbe concentrarsi sulla vettura del prossimo anno.

Le difficoltà patite fino ad ora non hanno intaccato il morale e l’obiettivo di Schumacher, il tedesco forte anche del nuovo sistema di punteggio che lascia margine ai recuperi, punta decisamente la mondiale: “Se si guarda al nuovo sistema di punteggio è facile pensarla come Fernando. In Malesia lui si è ritirato, ma lo stesso può capitare a tutti gli altri per qualsiasi altra ragione. Anche a me è toccato in Malesia, ma prima o poi succederà anche agli piloti che lottano per il titolo. Dunque, se abbiamo una buona velocità di sviluppo, non vi è alcuna ragione per cui non possiamo lottare per il campionato. La stagione è veramente lunga, quindi non vedo alcun motivo per pensare che debba già essere finita per me e per Nico”.

Il tedesco durante la consueta conferenza stampa del giovedì prima del gran premio di Cina, ha commentato le critiche che gli sono piovute dopo la gara in Malesia e le voci che lo volevano ritirato a fine stagione: “I risultati non sono stati all’altezza delle aspettative dell’ambiente, ma anche delle mie, però è vero che c’è un livello di competitività molto elevato. E’ naturale che non è facile avere dei feedback positivi dai media, ma so quello che ho fatto, so che cosa è accaduto e non ho motivo di essere deluso”.

Roberto Ferrari

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