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F1 GP d’Ungheria, Prove libere 1: comanda Ricciardo, ma la Ferrari di Vettel è vicina

L’australiano chiude davanti a tutti la prima sessione di prove libere, ma la Rossa del tedesco è dietro di appena 79 millesimi. Terzo Verstappen, 4° Raikkonen a confermare che la sfida sarà con la Red Bull. Più indietro la Mercedes con Hamilton che non va oltre il 5° posto. Torna in pista anche Giovinazzi con l’Alfa Romeo Sauber.
A cura di Matteo Vana
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Il Gran Premio d'Ungheria rappresenta l'occasione migliore per Sebastian Vettel per dimostrare che, quello della Germania, è stato solo un errore, seppur dalle conseguenze importanti: all'Hungaroring il tedesco cerca una vittoria da dedicare all'ex presidente della Ferrari, Sergio Marchionne, appena scomparso, per rilanciarsi nel mondiale e raggiungere Senna, capace di trionfare 3 volte sulla pista magiara.

Sfida Red Bull-Ferrari in testa

Il quattro volte campione del mondo, nella prima sessione di prove libere, però non è il più veloce: a comandare il gruppo si mette Daniel Ricciardo in 1:17.613 a confermare che la scuderia di Milton Keynes può recitare un ruolo da protagonista. Alle sue spalle, poi, la Ferrari di Sebastian Vettellistata a lutto – che dimostra subito di voler rispettare i piani accusando appena 79 millesimi di ritardo dal leader. Una Red Bull che sembra già in forma visto che occupa anche la terza piazza con Max Verstappen, capace di mettersi alle spalle l'altra Rossa di Kimi Raikkonen; il finlandese, ancora non certo sicuro del rinnovo con il Cavallino, sarà decisivo nella lotta al campionato costruttori.

Daniel Ricciardo - Getty images
Daniel Ricciardo – Getty images

Mercedes in affanno, torna in pista Giovinazzi

Qualche sbavatura di troppo per la Mercedes, in particolare con Lewis Hamilton, condizionato nel rendimento e capace di far segnare solo il quinto tempo davanti all'altra Freccia d'argento di Bottas, sesto. Si conferma quarta forza del campionato la Renault con Nico Hulkenberg a prendersi la settima posizione e il suo compagno di squadra, Carlos Sainz, ottavo. A chiudere la top ten, poi, le Haas di Grosjean e Magnussen. Torna in pista anche Antonio Giovinazzi con l'Alfa Romeo Sauber: risultati incoraggianti quelli del pilota italiano che riesce a vincere il confronto diretto con il compagno di squadra Marcus Ericsson chiudendo davanti allo svedese e dimostrando che, in questa Formula 1, anche lui può dire la sua.

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