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F1 GP Francia, Prove Libere 1: Hamilton ok, Ferrari indietro. A fuoco l’Alfa Romeo Sauber

L’inglese della Mercedes fa segnare il miglior tempo davanti a Bottas e Ricciardo. Più indietro le due Ferrari: Raikkonen è 4° e precede Vettel. Paura per Ericsson che, dopo aver colpito le barriere, vede la propria Alfa Romeo Sauber prendere fuoco: pronto l’intervento dei meccanici, accorsi sul luogo per domare il principio di incendio.
A cura di Matteo Vana
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Il Gran Premio di Francia torna in calendario dopo 10 anni d'assenza che salgono a 28 se si prende in considerazione il circuito di Paul Ricard: l'ultima volta era stato Alain Prost e trionfare con la Ferrari, ma a prendersi la scena in questa prima sessione di prove libere non è la Rossa di Maranello, non al massimo della potenza e impegnata più a capire le caratteristiche della pista che  far segnare un tempo.

Lewis Hamilton - Getty images
Lewis Hamilton – Getty images

Hamilton detta il passo, Ferrari nascoste

A prendersi la luce dei riflettori sono le due Mercedes che si mettono a guidare il gruppo grazie a Lewis Hamilton: l'inglese ferma il cronometro  sull'1:32.231 che gli permette di precedere l'altra Freccia d'argento guidata dal compagno di squadra Valtteri Bottas, staccato di poco più di un decimo. Come sempre al venerdì impressiona la Red Bull che, con Daniel Ricciardo, si prende il terzo miglior tempo di giornata ad appena due decimi dal leader. Più attardate le due Ferrari con Raikkonen, autore anche di un testacoda ad inizio sessione, al quarto posto e Vettel subito dietro il compagno di squadra; il tedesco, però, è stato fermo ai box per molto tempo dopo aver chiesto ai propri meccanici alcune verifiche sull'anteriore.

L'Alfa Romeo Sauber prende fuoco, paura per Ericsson

Nulla di preoccupante però per le due Rosse che, nonostante il ritardo dai rivali Mercedes vicini al secondo, sembrano poter dire la propria anche in Francia. Non è più una sorpresa la Haas che si prende il 6° tempo con Romain Grosjean. Chi, invece, ha dimostrato di non essere perfettamente a proprio agio è Max Verstappen: l'olandese ha dovuto cambiare il fondo della propria Red Bull, troppo basso, perdendo tempo prezioso e non riuscendo ad andare oltre il settimo tempo davanti a uno degli idoli di casa Pierre Gasly con la Toeo Rosso e la Force India di Perez. A chiudere la top ten, infine, l'altra Haas di Magnussen. Paura, a fine sessione, per Marcus Ericsson: la sua Alfa Romeo Sauber, dopo aver colpito le barriere, ha iniziato a bruciare nel posteriore. Calma olimpica per lo svedese, che non accorgendosi della fiamme, ha impiegato molto tempo a scendere dalla monoposto con i commissari prontissimi ad intervenire spegnendo il principio di incendio.

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