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F1, Gp Malesia: Impressioni sulla Gara

Red Bull imprendibili e per una volta affidabili, Ferrari performanti ma ancora con dei problemi al motore, McLaren sempre in crescita. Questo il responso della terza gara del mondiale.
A cura di Roberto Ferrari
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Gp Malesia, Il Gruppo degli inseguitori

L’esito della terza gara del mondiale è falsato dalle condizioni climatiche delle qualifiche che hanno relegato, più per negligenza che per prestazione, le Ferrari e le McLaren nelle ultime file. Queste condizioni hanno spianato la strada la successo delle Red Bull che non hanno avuto praticamente avversari nella rincorsa solitaria alla loro prima doppietta stagionale.

La scuderia della bevanda energetica ha messo subito in chiaro le cose dalla partenza dove Vettel ha superato Rosberg e infilato il suo compagno di squadra Webber. Si è trattata di una vera dimostrazione di forza del tedesco che dopo due vittorie sciupate aveva la necessità di ottenere un risultato importante. Vettel quando la macchina non lo abbandona guida in maniera superiore al resto della compagnia e diventa pressoché imbattibile, il suo compagno di squadra, visibilmente contrariato sul podio, non ha potuto nulla in questa occasione.

Sul podio termina anche Rosberg, più per demerito degli altri che per la velocità della Mercedes, la quale deve ancora migliorare poiché, al momento, è la quarta forza in campo dopo Red Bull, Ferrari e McLaren.

Una solida Renault, tranne il principio di incendio in parco chiuso al termine della gara, ed un Kubica in versione infallibile cecchino che mette a segno ogni colpo, ottengono la quarta posizione davanti alla rivale Force India. Proprio la scuderia indiana avrebbe potuto ottenere un discreto quantitativo di punti ma un problema all’acceleratore della vettura di Liuzzi lo ha impedito. Questi team, insieme alla Williams, in condizioni normali corrono il gran premio degli altri, ma all’occorrenza sanno approfittare degli errori dei big.

Buona prova della McLaren che ha dimostrato una crescita continua a partire dalla gara del Bahrain, le vetture di Woking hanno adottato una strategia differente in tema di pneumatici (partenza con le gomme morbide per Button mentre Hamilton ha optato per le dure), la scelta la premiato Button nei primi giri ma sulla distanza si è rilevata sbagliata. La temperatura elevata e la pista poco gommata hanno mandato in crisi le coperture morbide dopo una decina di giri. Questa è la prima gara in cui si nota l’evidente vantaggio del sistema F-Duct che permette lo stallo dell’ala posteriore alle alte velocità, le McLaren fanno registrare le velocità di punta più elevate di tutto il weekend e riescono ad avvantaggiarsene soprattutto nei lunghi rettilinei.

Discorso lungo e complicato per quanto riguarda la Ferrari: le monoposto di Maranello soffrono l’errore in qualifica (ma nella passata stagione succedeva la stessa cosa), si comportano bene in gara ma non convincono per quanto riguarda l’affidabilità.

In Bahrain cambiati entrambi i motori prima del via, in Australia utilizzate altre due unità nuove ed in Malesia esplode il propulsore della vetture numero 8. E’ vero che il problema potrebbe scaturire dalle eccessive sollecitazioni derivanti della rottura della frizione ma è anche vero che il problema c’era ed ha afflitto la vettura di Alonso dal giro di formazione. Le monoposto nel complesso rimane performante e girava sui tempi della Red Bull, i piloti sono forti e si spingono tra di loro, bisogna migliorare la gestione del weekend e delle situazioni.

Terminano a punti anche Toro Rosso e Williams. Le monoposto di Faenza al momento non stanno rispecchiando i tempi dei test invernali ma sono degli ostacoli difficili da superare per chiunque (Massa e Schumacher ne sanno qualcosa), mentre la Williams ha avuto problemi per tutto il weekend ed il punto ottenuto da Hulkenberg può anche bastare.

Terminano di nuovo la gara entrambe le HRT ma i loro tempi sono superiori rispetto alle Lotus (al traguardo con Trulli) ed alle Virgin (Di Grassi termina a tre giri e comunque davanti a tutti i debuttanti).

Roberto Ferrari

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