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F1, Gp Malesia: Vettel non è preoccupato per l’affidabilità

All’indomani della difficile gara di Sepang Vettel non sembra preoccupato per la serie di guasti che ha afflitto la sua monoposto nelle prime due gare.
A cura di Roberto Ferrari
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Gp Malesia, Sebastian Vettel, Red Bull

Nonostante abbia subito una serie di guasti nelle prime due gare tale da richiedere un amuleto anti sfiga, il fenomeno Vettel non è preoccupato per la gara in Malesia. La Red Bull è una monoposto estrema e come tale offre prestazioni superiori ma a costo di una certa fragilità nelle componenti, nelle prime due gare sono capitati diversi guai, dai problemi al semiasse, alle candele del motore, al mozzo della ruota anteriore, tutti piccoli inconvenienti che non hanno permesso a Vettel di conquistare due vittorie.

Vettel durante le consuete interviste del giovedì non è preoccupato: “Non siamo preoccupati per l’affidabilità. Credo che siamo un buon gruppo di lavoro e che non ci sia un reparto debole che ha causato i problemi. Le rotture sono avvenute molto più di rado in passato, ma questa è la vita e queste sono le corse. Di sicuro se si vuole lottare per il mondiale è meglio non avere disavventure di quel tipo, ma è anche vero che abbiamo corso solo due gare e che ce ne sono ancora tante da qui alla fine del campionato”.

Secondo Sebastian l’aver ritardato il debutto della nuova monoposto per continuare lo sviluppo in galleria non ha influito sull’affidabilità: “Non penso che dipenda da questo, anche perché non abbiamo un grosso problema sulla vettura. Capita sempre un piccolo problema, che poi ne causa altri quattro o cinque sempre di piccola entità, che però finiscono per compromettere il risultato. La nostra vettura è piuttosto estrema, ma nei test non abbiamo mai avuto dei contrattempi simili a quelli incontrati in Bahrein ed Australia”.

Quindi il pilota tedesco parla a proposito dell’obbligo da parte della federazione di spostare gli specchietti retrovisori vicino l’abitacolo, abolendo le soluzioni in stile Ferrari e Red Bull: “Siamo più preoccupati di dover spostare gli specchietti a partire dalla prossima gara, perché sicuramente la nostra vettura rischia di risentirne a livello prestazionale”.

Roberto Ferrari

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