F1 GP Messico, Prove libere 1: comanda la Red Bull, Mercedes e Ferrari giocano a nascondino
Sulla pista che, per il secondo anno consecutivo, potrebbe eleggere Lewis Hamilton campione del mondo, si apre il terzultimo appuntamento della stagione 2018. La lotta tra l'inglese e il tedesco della Ferrari, Sebastian Vettel, è ormai agli sgoccioli anche se a prendersi la scena nella prima sessione di prove libere è Max Verstappen.
L'olandese sugli scudi, sorpresa Renault
Su un tracciato ancora troppo sporco per fornire indicazioni veritiere, è stata la Red Bull a fare la voce grossa portando entrambe le vetture davanti a tutti. Se il miglior tempo appartiene all'olandese con 1:16.656 – ad un soffio dal record del tracciato -, alle sue spalle c'è la vettura gemella di Daniel Ricciardo, distante mezzo secondo. La vera sorpresa, però, è rappresentata dalla Renault che riesce a conquistare il terzo tempo grazie a Carlos Sainz e il quarto con Nico Hulkenberg. Più attardate, invece, le Mercedes che non vanno oltre il 5° posto con Lewis Hamilton, seguito a ruota da Valtteri Bottas; le Frecce d'argento, però, non hanno spinto limitandosi a prendere confidenza con la pista.
Ferrari anonima, torna in pista Giovinazzi
Stessa strategia seguita anche dalla Ferrari che, così come le monoposto della scuderia di Brackley, hanno preferito nascondersi. Prove comparative sulle due Rosse con un nuovo fondo, lo stesso che le condizioni meteo avevano impedito di testare in maniera ottimale ad Austin, che hanno portato Vettel al 7° posto e Kimi Raikkonen all'ottavo. A chiudere la top ten, infine, la Toro Rosso di Brendon Hartley e la Force India di Nicholas Latifi che sostituiva Esteban Ocon. Torna in pista anche Antonio Giovinazzi, al volante dell'Alfa Romeo Sauber: prosegue la marcia di avvicinamento del pilota italiano che chiude appena fuori dalla top ten e dal 2019 sarà titolare della scuderia elvetica dividendo il box con Kimi Raikkonen.