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F1, Gp Ungheria: Lauda critico con Schumacher e Vettel

Schumacher e Vettel hanno subito due penalità al gran premio di Ungheria. Lauda commenta i loro errori.
A cura di Roberto Ferrari
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Gp Ungheria: Schumacher Ws Barrichello

Il tre volte campione del mondo Niki Lauda ha criticato Michael Schumacher e Sebastian Vettel al termine del gran premio di Ungheria. Il tedesco della Mercedes Gp ha stretto al muro in maniera pericolosa Rubens Barrichello e per questa manovra la federazione lo ha penalizzato di dieci posizioni in griglia nel prossimo gran premio. Schumacher si è giustificato dicendo: “E’ stata una lotta dura, e noi siamo qui per questo. Ma accetto che gli steward abbiano interpretato la manovra come troppo dura”.

Ross Brawn ha detto di non condividere la penalità ma di accettarla mentre Niki Lauda dalla Tv RTL ha detto: “Mettere in pericolo un altro pilota in questa maniera è del tutto inutile. Non riesco a capire il perché abbia fatto una cosa del genere”.

Vettel invece ha subito un drive-through durante la gara per aver lasciato troppo spazio tra la sua vettura e quella di Webber alla ripartenza della safety car. La mossa ha consentito a Webber di avere un discreto vantaggio ed avrebbe permesso alla Red Bull di avere due macchine davanti anche dopo il pit stop. Il tedesco si è lamentato vistosamente ai box perché, a suo dire, non capiva la motivazione della penalità e sull’accaduto ha spiegato: “..non ho visto spegnere le luci sulla vettura di sicurezza e la mia radio funzionava in modo intermittente durante la gara”.

Lauda non crede a tutto ciò e commenta: “Avrebbe dovuto accettare da subito la penalità. In queste situazioni l’importante è dire a se stessi ed a tutti: ho sbagliato. E fine della storia”.

Il team principal della Red Bull, Horner, ha detto che la mossa di Vettel non era stata suggerita dal team per favorire Webber ma si dice convinto che la spiata ai commissari sia arrivata dalla Ferrari, quindi conclude: “Le regole sono chiare ed i piloti lo sanno bene. La penalità è dura ma questo è il regolamento”.

Roberto Ferrari

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