F1, Hakkinen: “Schumacher è un grande uomo, sarebbe bello rivederlo”
Michael Schumacher compie 48 anni, ma il suo è un compleanno amaro: l'incidente del 29 dicembre 2013 sulle nevi di Meribel lo ha costretto ad ingaggiare la battaglia più dura della sua esistenza, quella che sta cercando di combattere con tutte le sue forze. Gli ultimi tre anni del campione tedesco sono stati un calvario, tanti gli attestati di stima e le parole di incoraggiamento che, in questo lungo periodo, amici e non hanno rivolto all'ex pilota Ferrari. Tutto il mondo si è mobilitato, famiglia compresa che, su Twitter, ha lanciato il canale ufficiale e molte inziative tra cui quella legata al #KeepFighting che, attraverso l'esperienza di Schumacher, vuole spingere le persone a non mollare.

L'augurio del rivale
Sono molti i piloti che, in un periodo complicato come quello vissuto dal tedesco, hanno voluto far la propria vicinanza: tra di essi c'è anche Mika Hakkinen. Dai duelli in Formula 3 alla lotta per il mondiale di Formula 1, i due hanno sempre battagliato in pista: una lotta che, però, si è sempre contraddistinta per la grande lealtà e per il rispetto nutrito dai piloti nei confronti dell'avversario. Fu lo stesso pilota Ferrari a parlare del finlandese come il suo più grande rivale: un attestato di stima in piena regola arrivato dal pilota più forte di sempre. Dal canto suo, l'ex pilota della McLaren, ha voluto mandare un messaggio al tedesco:
Come tutti sono molto scosso da quello che gli è capitato – ha dichiarato ai microfoni della Bild -. Schumacher è un grande uomo con una personalità incredibile. E' stato uno dei più grandi piloti della Formula 1 a prescindere dai titoli che ha vinto. Io sono riuscito a batterlo nel 1998 diventando campione del mondo, ma le nostre lotte sono sempre state leali. Sarebbe bello se un giorno potesse rimettersi, mi farebbe un enorme piacere.
Le condizioni di Schumacher sono tenute sotto stretto riserbo da parte della famiglia che vuole rispettare la privacy del campione non diffondendo nessun tipo di bollettino medico riguardo la sua salute. E' stata la stessa manager, Sabine Kehm, a ribadirlo dichiarando che "la salute di Michael non è una questione pubblica" sottolineando come "ogni comunicazione andrebbe a diminuire la sua sfera privata". Il recupero del tedesco prosegue nella sua residenza di Gland, assistito da una equipe di medici specializzati che lo sorveglia 24 ore su 24. La speranza di tutti gli sportivi è quella di vederlo tornare, un giorno, a sorridere in pubblico.