F1, Hamilton: Schumacher è una Leggenda
Si affilano le armi prima dell’inizio campionato e Lewis Hamilton lancia messaggi di stima e simpatia verso i colleghi. L’inglese, come di abitudine, accarezza prima di mordere, questa volta il destinatario dei suoi elogi è il sette volte campione del mondo Michael Schumacher.
Durante un’intervista per il magazine Autosport il pilota della McLaren ha parlato di cosa proverà quando affronterà il tedesco della Mercedes Gp: “Michael Schumacher è una leggenda. C’è una deferenza diversa a scontrarsi con lui rispetto a qualsiasi altro pilota, perché è un sette volte campione del mondo. Lui è una leggenda. Se hai vinto sette titoli iridati, sei una leggenda. Se ne hai vinti uno o due, c’è rispetto, ma sette è leggendario. Lo guardi e pensi: Wow, che bello”.
Il pilota ha parlato anche degli ultimi test a Barcellona quando ha avuto modo di incrociare le traiettorie con il pilota che più di tutti ha vinto in Formula Uno: “Mi sono divertito molto. Stavo effettuando l’ultima parte del mio long run ed ho raggiunto Michael. Invece di rimanere al largo, ho pensato, divertiamoci e vediamo se sono in grado di avvicinarmi a lui. Ho dovuto lavorare veramente sodo e bene per sperimentare la nuova vettura. E’ stato impegnativo, ho imparato cose nuove e il pensiero è stato di capire se ero più veloce di lui. Sono riuscito a mettermi dietro la sua vettura in curva. Nel tempo sul giro c’era differenza tra di noi, ma lui era carico di benzina mentre io ero più leggero: è stato davvero divertente. E’ stata una sensazione unica e speciale vedere Michael Schumacher davanti a me”.
Se Hamilton si dice contento della presenza del sette volte campione del mondo, di ben altro umore è il nuovo compagno di team del tedesco, Nico Rosberg. Il giovane talento deve dimostrare di essere più veloce del compagno più titolato e deve guadagnarsi la fiducia del team a suon di prestazioni. Rosberg non vuole sfigurare e lancia messaggi chiari: “Credo Michael mi rispetti un pò di più dopo i test e questo è importante per me. Soprattutto, volevo dimostrare alla squadra che la macchina va veloce anche quando sono io a guidarla. Definitivamente sarò alla pari con lui e vincerò qualche gara quest’anno. Ma per farlo devo batterlo ora e dopo. Ma Michael è il più grande pilota della storia e certamente non senza ragione”.
Roberto Ferrari