F1, il Direttore Masi spiega: “Mancata penalità a Verstappen? È stato solo un incidente di gara”
La Formula 1, per la terza gara di seguito, si è trovata a fare i conti con un episodio decisamente controverso: dopo la penalità rimediata da Sebastian Vettel in Canada e quella ricevuta da Daniel Ricciardo in Francia, stavolta il protagonista è stato Max Verstappen che, nel GP d'Austria, ha tentato il sorpasso sulla Ferrari di Charles Leclerc colpendo il pilota della Rossa e guadagnando il primo posto che gli è valso la vittoria.
La FIA spiega la mancata penalità a Verstappen
Una manovra al limite quella dell'olandese che però non è stato punito dagli steward suscitando la perplessità non solo degli uomini del Cavallino, ma di tutti gli spettatori che hanno accusato la FIA di applicare due pesi e due misure. A cercare di spiegare il motivo per il quale l'olandese è riuscito a passarla liscia ci ha pensato Michael Masi, Direttore di gara della F1 per la FIA, che ha paragonato i 3 episodi:
Nell’incidente in Canada, Sebastian ha attraversato l'erba e è rientrato davanti, non si trattava di una manovra di sorpasso. Nell’episodio di Ricciardo, con Norris in particolare, dipendeva molto dal fatto che Daniel è uscito dalla pista e poi è rientrato – sono state le sue parole riportate da F1i.com -. Qui, invece, entrambe le monoposto erano in pista, era una manovra di sorpasso. Si tratta di tre episodi molto diversi. Quindi da quella che alla fine è stata una manovra di sorpasso, gli steward hanno giustamente sottolineato come a loro avviso si sia trattato di un incidente di gara. Dal loro punto di vista, è stato solo un episodio di buona e dura competizione tra piloti.
I commissari, quindi, non hanno rilevato nessuna irregolarità nella manovra dell'olandese, ma solo un confronto duro tra piloti in lotta per la vittoria di un GP; una sentenza, quella arrivata ben 3 ore dopo la bandiera a scacchi che ha lasciato l'amaro in bocca alla Ferrari e a tutti i tifosi, certi dell'irregolarità commessa dall'idolo di casa sulla pista di proprietà Red Bull. Di certo non sarà l'ultima volta nella quale gli steward saranno costretti ad intervenire e l'entrata di Verstappen potrebbe la prima di tante azioni al limite che, secondo il metro di giudizio dei commissari non saranno punite dando così vita a una Formula 1 con più duelli e molta più azione in pista.