F1 in Malesia: Alonso sarà tigre oppure tigrotto?
Ci sono tracciati e tracciati, così come ci sono piloti e piloti. Per questo ci sono piloti che preferiscono alcuni circuiti ad altri. Un rapporto naturale, che non ha un perchè e non è spiegabile con cifre o statistiche. Questo è un po' quello che accade a Fernando Alonso quando gareggia sul circuito di Sepang. Su questa pista il pilota spagnolo ha conquistato la sua prima pole position nel 2003 quando guidava la Renault R23. In quell'occasione stabilì il record di più giovane poleman in Formula 1 e salì sull'ultimo gradino del podio alle spalle di Kimi Raikkonen e alla Ferrari F2003 GA di Barrichello.
Nel 2004, dopo un errrore nelle prove, riuscì a raggiungere solo il settimo posto. Altra musica nel 2005, quando Alonso si afferma per la prima volta in Malesia con un weekend perfetto: pole position e gara condotta dall’inizio alla fine. Questa vittoria spalancò le vie del Mondiale per il pilota di Oviedo che conquistò il titolo con 133 punti. Il Gran Premio del 2007, che lo vede trionfare sulla McLaren davanti al suo compagno di scuderia, Lewis Hamilton.
Alonso nel 2010 cambia scuderia e passa alla Ferrari, ma i risultati non migliorano fino al 2012: quando partito dall’ottava posizione Alonso gira in maniera splendida e sorpasso dopo sorpasso acquisisce sicurezza. Si porta in prima posizione e amministra il vantaggio accumulato. Gli appassionati ricorderanno sicuramente le parole di Andrea Stella, ingegnere di pista dello spagnolo, che definì questa gara come "la sua vittoria più bella".
L’anno scorso la gara di Alonso sul tracciato di Sepang dura un giro: entrato in contatto con il posteriore della Red Bull di Vettel, rompe uno dei piloni di sostegno dell’ala anteriore della F138 che si stacca definitivamente mentre sta rientrando ai box. È costretto al ritiro. Un rapporto abbastanza conflittuale quello tra la pista malese e Fernando Alonso che considera, da sempre, il circuito di Sepang il più adeguato alle sue caratteristiche tecniche. Domenica il pilota della Ferrari sarà chiamato ad una prova d'orgoglio dopo le critiche che gli sono piovute addosso dopo il Gran Premio d'Australia. Vamos Fernando!