F1, la decisione sulle qualifiche del GP Ungheria non è piaciuta ai piloti
La decisione presa sabato sera dai commissari della FIA sulle qualifiche del Gran Premio d'Ungheria ha suscitato parecchio malumore nel paddock e ha accontentato solo Nico Rosberg. Non sanzionare il pilota tedesco ha provocato malcontento e il giro effettuato da Nico in regime di bandiera gialla, che ha portato alla pole, è stato parecchio criticato.
Molti piloti si sono esposti in maniera compatta contro la decisione dei rappresentati della FIA. Tra questi ci sono Sebastian Vettel, Valtteri Bottas e Lewis Hamilton. Il pilota della Ferrari si è espresso così in merito:
“La cosa peggiore di questa situazione è che noi siamo un esempio, immaginiamo che la prossima settimana in una gara di kart ci sia una doppia bandiera gialla a causa di un pilota che è uscito di pista. Una situazione frequente, con i commissari che arrivano in soccorso in piena pista. Dopo quello accaduto qui questo weekend, allora magari i ragazzi penseranno che non è necessario rallentare più di tanto, dopo aver visto che in Formula 1 si fa così. Noi siamo al vertice del motorsport, e siamo un riferimento per tantissimi piloti che militano in altre categorie. Questo è quello che non mi piace di questa storia”.
Anche Valtteri Bottas ha detto la sua sull'episodio avvenuto durante le qualifiche dell'Hungaroring:
“Parliamoci chiaro nella qualifiche incriminate quando ho visto la doppia bandiera gialla ho rallentato di sei decimi in una curva, e questo testimonia che ero pronto a fermarmi. Se rallenti di un decimo diventa difficile credere che fossi pronto all’eventualità di trovare una monoposto ferma in pista. Credo sia molto importante che prima della prossima gara ci sia un chiarimento su cosa si intenda per rallentamento”.
Per ultimo ha parlato Lewis Hamilton. Il nuovo leader della Classifica Piloti è tornato sulla vicenda rincarando la dose di polemiche sull’operato della FIA:
“I commissari hanno bisogno di trovare qualche tipo di soluzione perché nei miei 23 anni di corse mi è sempre stato detto che se c’è una bandiera gialla si rallenta, e se c’è una doppia-gialla bisogna essere pronti a fermarsi. Dobbiamo parlare con Charlie Whiting e chiarire il tutto prima della prossima gara”.