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F1, La Federazione Approva l’ala McLaren

Dopo una lunga ispezione direttamente sul circuito del Bahrain la federazione approva la soluzione introdotta dalla McLaren. Ai team rivali adesso la possibilità di adeguarsi.
A cura di Roberto Ferrari
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McLaren Mp4-25, Alettone contenstato

La Federazione Internazionale dell’Automobile ha esaminato nel pomeriggio l’alettone posteriore della McLaren giudicandolo regolare e consentendo il suo utilizzo. Sul circuito di Sakhir il delegato fia Charlie Whiting ha osservato gli elementi della monoposto e non ha riscontrato alcuna irregolarità.

Giorni fa alcune scuderie, Ferrari e Red Bull su tutte, avevano espresso dei dubbi sulla regolarità della soluzione introdotta a Woking e chiesto alla federazione un chiarimento. La fia era a conoscenza della soluzione sviluppata dalla McLaren: è prassi che durante l’inverno i team si interfaccino con la federazione per fare esaminare le soluzioni che hanno intenzione di sviluppare. Se la federazione ritiene che quest’ultime siano regolari, autorizza i team a portarne avanti lo sviluppo, altrimenti comunica a tutte le squadre le soluzioni irregolari in modo da fornire una indicazione su cosa è giudicato conforme e cosa non lo è.

Lo stratagemma utilizzato dalla McLaren, definito “semplice ma brillante” da Whiting, permette alla monoposto di guadagnare circa 10 chilometri orari in rettilineo a causa dello “stallo” dell’alettone posteriore alle alte velocità. Non è ancora chiaro come questo possa accadere, diverse sono le ipotesi: si parla di un condotto all’interno della pinna posteriore, naturale o comandato dal pilota, di una variazione indotta dall’inclinazione del casco del pilota ma ciò che è sicuro è che la soluzione non è immediatamente trasportabile sulle altre vetture.

La McLaren è la monoposto più osservata dai tema rivali e non si escludono ulteriori ricorsi, sarebbe infatti dubbia una apertura, chiamata snorkel, sulla parte superiore del telaio che sarebbe sospettata di aprire le canalizzazioni dirette allo stallo dell’ala posteriore o alla variazione dell’altezza da terra della monoposto, essenziale per migliorare il bilanciamento tra la partenza a serbatoi pieni e l’arrivo a vettura scarica.

Roberto Ferrari

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