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F1, la Ferrari non crede nella rivoluzione delle regole 2021

Il team principal Binotto critico nei confronti del novità che caratterizzeranno la Formula 1 del futuro: “All’inizio soltanto le squadre con maggiori risorse avranno un vantaggio competitivo perché nel 2020 non tutti si potranno permettere di lavorare extra-budget. Il livellamento delle prestazioni voluto da Liberty Media arriverà forse nel giro di tre anni, ma non accadrà immediatamente”.
A cura di Valeria Aiello
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Il presidente della Ferrari, Johnn Elkann, e il team principal Mattia Binotto - LaPresse
Il presidente della Ferrari, Johnn Elkann, e il team principal Mattia Binotto – LaPresse

Mancano più di tre mesi all’inizio del campionato 2020 ma la Formula 1 è già proiettata al futuro: dal 2021 entrerà in vigore il nuovo regolamento tecnico e, anche dal punto di vista economico, ci sarà una vera e propria rivoluzione in virtù dell’introduzione budget cup unificato, cioè il tetto di spesa massimo che sarà fissato a 175 milioni per ciascuna squadra. A cambiare saranno soprattutto le vetture, in virtù di aerodinamica semplificata e del previsto aumento del peso, con le monoposto che passeranno dagli attuali 743 chilogrammi a 768 in considerazione anche delle nuove gomme da 18 pollici. Caratteristiche che, si ritiene, faranno perdere circa 3 secondi sul giro ma che, nelle intenzioni di Liberty Media, dovrebbero garantire uno spettacolo maggiore, livellando le prestazioni in pista.

La Ferrari non crede nella rivoluzione delle regole 2021

Un cambio di valori per cui, secondo la Ferrari, bisognerà però attendere ben oltre il 2021. “Penso che – ha ammesso il team principal Mattia Binotto – le squadre con maggiori risorse avranno un vantaggio competitivo sulle altre, a dimostrazione del fatto che nel 2020 non tutti si potranno concedere di lavorare extra-budget. Sicuramente nel 2021 lo scenario non sarà molto diverso da quello di oggi” le parole del manager della Rossa riportate da Gazzetta dello Sport.

Nonostante la Ferrari fosse una della prime grandi sostenitrici del nuovo regolamento, l’impostazione generale che dovrà essere approvato nel corso del 2020 non convince Maranello. “Queste nuove regole daranno stabilità alla Formula 1 per cinque anni e sono disegnate in modo che il grado di libertà di sviluppo sarà molto ridotto rispetto a oggi ma – ha aggiunto Binotto – il livellamento delle prestazioni non accadrà da subito. Sono abbastanza convinto che arriveremo al plafonamento abbastanza presto, nel giro di tre anni dall’introduzione si ridurrà il gap prestazionale tra i primi e gli ultimi. Insomma, l’obiettivo che Liberty Media si è posto di livellare la competizione potrebbe essere raggiunto, ma non accadrà immediatamente”.

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