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F1, La Virgin Racing esordisce a Jerez

Esordio in pista sotto la pioggia per la neo scuderia Virgin Racing. Glock si dichiara soddisfatto e nota delle basi promettenti. Anche Fernando Alonso con la F10 è soddisfatto della guida sotto la pioggia.
A cura di Roberto Ferrari
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Virgin Racing Team

La nuova scuderia Virgin Racing ha fatto il suo esordio nel mondiale di Formula Uno partecipando ai test collettivi in programma da oggi a sabato sul circuito spagnolo di Jerez de la Frontera.

La Virgin è il primo dei nuovi team che entreranno nel 2010 come debuttanti.

La monoposto è stata affidata a Timo Glock che ha completato la sessione con un tempo molto alto ma lo scopo della scuderia era quello di iniziare a comprendere la monoposto e rodare un team all’esordio per quanto riguarda soprattutto quei meccanismi di intervento immediati che distinguono una buona squadra da una di bassa classifica.

La VR-01 ricordiamo è la prima delle vetture di Formula Uno realizzata interamente al computer senza l’utilizzo di una galleria del vento. Per questo motivo molto si attende dalle prestazioni di una monoposto che, se riuscirà a stupire, potrebbe inaugurare una nuova strada nella progettazione low-cost delle future F1.

Timo Glock proseguirà il lavoro di sviluppo anche nella giornata di domani mentre il secondo pilota, Lucas Di Grassi, guiderà la vettura a partire da venerdì.

Glock si dichiara contento e ha notato delle basi promettenti mentre Di Grassi ha dichiarato prima dell’esordio: “Devo fare un pò di pratica e vedere come reagisce la macchina al mio stile di guida. Dalle curve all’accelerazione, passando per la frenata. Non sto nella pelle”.

Mentre in casa Ferrari a parlare è Fernando Alonso: “Il feeling con la vettura è buono come sull’asciutto, sul bagnato la macchina si comporta bene ed è facile da guidare”. Il neo ferrarista ha aggiunto inoltre: “Ovviamente il maltempo ha influenzato il nostro lavoro, ma abbiamo percorso quasi novanta giri nonostante l’acqua. Siamo abbastanza soddisfatti perché abbiamo raccolto ottimi dati per l’affidabilità”.

 

Roberto Ferrari

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