F1, le qualifiche di Singapore
Subito dopo la superba prova d'orgoglio sfoderata nel GP d'Italia due settimane fa, ecco che Sebastian Vettel si ripete conseguendo la quindicesima pole position consecutiva sul circuito di Singapore, rifilando quattro decimi a tutti senza neanche contare sui giri finali della terza sessione di qualifiche. Dietro di lui, il compagno di squadra Mark Webber a 35 centesimi, le Mclaren di Button ed Hamilton, con Alonso quinto a soli 14 centesimi dall'australiano. Chiudono i primi dieci, Massa, Rosberg, Schumacher, e le due Force India che, dopo aver conquistato la top ten, rimangono ferme ai box per risparmiare le gomme in fase di gara.
Prima sessione
Al via alle prove valide per la qualificazione subito si fa vedere Button che si porta davanti ad Hamilton scendendo al di sotto di 1'47". A fare meglio ci pensa dopo poco Vettel, mentre non manca di far bene anche la Ferrari, che con Fernando Alonso che si posiziona quarta a 1'47"054. Più indietro, D'ambrosio, Buemi e Kovalainen si contendono gli ultimi posti per accendere alla Q2 tenendo banco su Petrov, Trulli, Ricciardo e Liuzzi. A pochi minuti dal termine Buemi migliora e sale in dodicesima posizione, mentre Senna riesce a scalzare Petrov con un quindicesimo tempo, il pilota della Renault diventa quindi il primo degli esclusi. Non accedono alla Q2 anche Kovalainen, Trulli, Glock, D'ambrosio, Ricciardo e Liuzzi, che comunque partirà ultimo visto l'incidente causato in Italia.
Seconda sessione
Al ritorno in pista le Mclaren cercano di fare strategia, utilizzando le gomme soft al posto delle supersoft. Ci prova quindi Button ma Webber lo sovrasta di cinque ben di cinque decimi, mentre Vettel si porta davanti a tutti di altri cinque. Nel pieno della gara però Kobayashi va a sbattere nella chicane determinando l'esposizione della bandiera rossa, mancano circa nove minuti al termine. Dopo qualche minuto di stop si riparte quindi con Massa, Shumacher e Rosberg che rientrano per primi in pista per cercare di riguadagnare il tempo perso, e lo fanno rispettivamente con quinto, quarto e sesto posto. Sutil guadagna intanto la nona posizione e Di Resta la decima, mentre davanti a loro c'è Hamilton che, non soddisfatto, effettua il cambio gomme (supersoft), ma le spreca forando la posteriore a contatto col muro. Esclusi Perez, Barrichello, Maldonado, Buemi, Senna, Alguersuari ed ovviamente Kobayashi che non rientra in pista.
Terza sessione
Nella fase decisiva, Hamilton si lancia subito in pista nel tentativo di rifarsi dell'errore commesso e ci riesce lasciandosi alle spalle sia le Red Bull che le Ferrari. Il suo dominio dura però molto poco, poichè Vettel stacca a 1'44'381. Le Force India rimangono ferme ai box, mentre a rientrarci poco dopo un errore è anche Massa, seguito dallo stesso Hamilton accontentatosi della quarta posizione e da Schumacher, che decide di risparmiare le gomme per la gara. Fra gli ultimi in pista rimangono quindi Webber che segna il secondo tempo con 1'44"732 ed Alonso, quinto ad un decimo da quest'ultimo.
Il Gran Premio di Formula 1 di Singapore si sposta dunque domani alle ore 14.00 italiane, con in via alla gara. Questa la classifica giornaliera:
1 1 Sebastian Vettel RBR-Renault
2 2 Mark Webber RBR-Renault
3 4 Jenson Button McLaren-Mercedes 4 3 Lewis Hamilton McLaren-Mercedes 5 5 Fernando Alonso Ferrari 6 6 Felipe Massa Ferrari 7 8 Nico Rosberg Mercedes 8 7 Michael Schumacher Mercedes 9 14 Adrian Sutil Force India-Mercedes 10 15 Paul di Resta Force India-Mercedes 11 17 Sergio Perez Sauber-Ferrari 12 11 Rubens Barrichello Williams-Cosworth 13 12 Pastor Maldonado Williams-Cosworth 14 18 Sebastien Buemi STR-Ferrari 15 9 Bruno Senna Renault 16 19 Jaime Alguersuari STR-Ferrari 17 16 Kamui Kobayashi Sauber-Ferrari 18 10 Vitaly Petrov Renault 19 20 Heikki Kovalainen Lotus-Renault 20 21 Jarno Trulli Lotus-Renault 21 24 Timo Glock Virgin-Cosworth 22 25 Jerome d'Ambrosio Virgin-Cosworth 23 22 Daniel Ricciardo HRT-Cosworth 24 23 Vitantonio Liuzzi HRT-Cosworth