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F1, Liberty Media studia un nuovo sistema di punteggio

I nuovi proprietari starebbero pensando di allargare a 15 il numero di piloti che conquistano punti iridati: così facendo, però, si ridurrebbe lo scarto tra il primo – che guadagnerebbe 25 punti – e il secondo classificato, che salirebbe a 20 rispetto ai 18 attuali. La proposta sarà discussa dai team nella prossima riunione dello Strategy Group e potrebbe debuttare nel 2019 o nel 2020.
A cura di Matteo Vana
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La partenza del GP d'Australia 2018 - Getty images
La partenza del GP d'Australia 2018 – Getty images

L'arrivo della nuova proprietà americana avrebbe dovuto rivoluzionare la Formula 1, ma per ora grandi cambiamenti non sono arrivati. Liberty Media, però, potrebbe presto inserire novità in grado di modificare la gare così come lo conosciamo: allo studio della proprietà a stelle e strisce, infatti, c'è la proposta di cambiare il sistema di punteggio attualmente in vigore, che premia i primi 10 classificati ad ogni GP, allungando la soglia dei premiati fino al 15° posto.

Liberty Media vuole premiare i primi 15 classificati

Allo stato attuale i primi dieci piloti classificati in gara prendono punti iridati a seconda della posizione con la quale tagliano la bandiera a scacchi: si va dai 25 riservati al primo, 18 al secondo e così via a scalare fino al decimo che porta a casa un solo punto. La proposta, che verrà valutata insieme ai team, prevede di allargare il numero di piloti premiati ai primi 15 riducendo così lo scarto tra una posizione e l'altra; in questo modo, però, diminuirebbero anche i punti di scarto tra il vincitore e il primo degli sconfitti, ossia il 2° classificato, riducendo il valore della vittoria e dando modo ai "passisti" di avere il sopravvento. La controindicazione, infatti, sarebbe quella di trovare piloti nella posizioni di testa che però magari non hanno mai vinto una gara collezionando solo podi e ottimi piazzamenti. Di contro, però, si avrebbero gare più combattute anche nelle retrovie dove troppo spesso i piloti tendono a preservare le vetture se lontani dalla decima posizione.

Punti bonus anche per giro veloce e pole position

Oltre a questo, inoltre, i nuovi proprietari della Formula 1 vorrebbero assegnare un punto a chi conquista la pole position e un altro a chi fa registrare il giro veloce in gara. Un'idea, quella di Liberty Media, che nasce per aiutare i piccoli team ma che potrebbe essere controproducente; ottenere più punti significa anche spendere più denaro in funzione del sistema di iscrizione di ciascuna squadra per la stagione successiva. La regola impone infatti di versare una tassa maggiore in base alla posizione in classifica dell’anno precedente. La proposta verrà presa in esame al prossimo Strategy Group e dovrà essere condivisa da tutti i team per essere approvata anche se non è ancora chiaro se entrerà in vigore già dal prossimo campionato o se verrà introdotta, come riportato da Auto Motor und Sport, solo nel 2020. E' dal 2010 che il sistema di punteggio attuale è entrato in vigore; agli albori della Formula 1 solo i primi 5 classificati prendevano punti con il primo che ne guadagnava 8 per ogni vittoria e uno bonus da assegnare a chi faceva il giro veloce, poi, dal 1960 l'allargamento ai primi 6 fino al chiacchieratissimo sistema a scarti, in cui solo alcuni piazzamenti venivano presi in esame scartandone altri fino ad arrivare, nel 1991 all'assegnazione di 10 punti per la vittoria e l'allargamento ai primi 8 targato 2003. Adesso potrebbe esserci un'altra modifica a ristabilire il criterio per determinare il campione del mondo.

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