F1, Montezemolo: Basta parlare di Schumacher
Non poteva mancare una domanda su Schumacher durante la presentazione della Ferrari, il pilota che più di tutti ha vinto con la rossa e che per quattordici anni ha fatto parte della scuderia era una presenza fissa a Maranello, anche dopo il suo addio alle corse.
Montezemolo, da buon comunicatore, si sarà sicuramente preparato a domande del genere, ma alle volte è difficile riuscire a non far trasparire delusione per un “tradimento” (consentitemi di riprendere un termine che, a quanto pare, molti dei tifosi della rossa non possono far altro che utilizzare con un certo rammarico e nostalgia), che gli uomini di Maranello sentono fortissimo. Il presidente della Ferrari ha risposto: “Schumi? Non pensavo di vederlo mai su una macchina diversa dalla Ferrari. Ma ora basta, non parliamo più di Schumacher altrimenti predichiamo bene e razzoliamo male, ci piace guardare avanti”.
“E’ un concorrente e un avversario come molti altri. E quest’anno ce ne saranno molti di avversari forti, – ha continuato Montezemolo – A me quello che interessa è che la Ferrari abbia fatto una buona macchina e che continui durante tutta la stagione lo sviluppo della macchina stessa”.
Quindi sui presunti segreti industriali che il pilota avrebbe potuto rivelare alla concorrenza, Montezemolo non si preoccupa: “Di presunti, veri o finti segreti usciti da Schumi sulla Ferrari non sono assolutamente preoccupato. Ho grande rispetto per Mercedes e per una persona seria come il suo presidente, ho detto e ripeto che mi fa molto piacere di vedere un impegno maggiore della Mercedes in Formula Uno”.
Dalla sede della Mercedes invece Michael Schumacher attenua i toni e rassicura sui buoni rapporti che avrebbe conservato con la Ferrari: “Veramente, il mio rapporto con la Ferrari sarà sempre buono. Mi hanno già invitato alle tradizionali partite di calcio prima dei gran premi”.
Il tedesco avrebbe anche detto di essere stato invitato da Domenicali al tradizionale appuntamento del Wrooom a Madonna di Campiglio, aggiungendo che: “Non si può dimenticare e negare i buoni momenti che abbiamo trascorso insieme. Mantengo ancora un contatto regolare con loro. Stefano mi chiama spesso”.
Roberto Ferrari