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F1, Montezemolo: “La Formula Uno deve anticipare le tendenze dell’Automobilismo”

Il presidente della Ferrari parla della attuale crisi in F1 ed ipotizza dei correttivi. La Formula Uno deve tornare ad essere sinonimo di tecnologia estrema e competizione, è necessario migliorare lo spettacolo e coinvolgere maggiormente il pubblico.
A cura di Roberto Ferrari
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Luca di Montezemolo

E’ un Montezemolo alquanto loquace quello visto durante l’incontro natalizio con la stampa, dopo aver parlato del gemello di Schumacher e spiegato i particolari dell’avvicendamento tra Raikkonen e Alonso, adesso è l’ora di parlare della politica della Formula Uno e degli interventi necessari per migliorare la categoria in futuro.

Il primo punto riguarda la situazione che si era venuta a creare durante la presidenza Mosley, con le scuderie che minacciavano un campionato alternativo: “La passata gestione della Federazione Internazionale ha fatto tantissimo, soprattutto su temi cruciali come quello della sicurezza, ma nell’ultimo periodo ci sono stati troppi problemi che ci hanno spinto fino a prendere seriamente in considerazione la possibilità di lasciare la Formula 1 come Ferrari e, insieme alle altre squadre della FOTA, di dar vita ad una serie diversa. Non voglio rinnovare polemiche ripensando al passato. E’ importante che sia stato possibile trovare un punto d’incontro che ha permesso di rinnovare fino al 2012 il Patto della Concordia sulla base del ripristino delle regole che hanno governato la Formula 1 per tanto tempo”.

Il presidente della Ferrari è fiducioso sulla futura gestione della Fia, che in mano a Jean Todt: “..ne sono certo, saprà cosa fare per mantenere aperto un dialogo costruttivo fra la stessa Federazione, il detentore dei diritti commerciali e le squadre, riunite nella FOTA”.  

Montezemolo si spinge oltre e prova a dare delle soluzioni pratiche ai problemi che attualmente sta vivendo la Formula Uno: “Siamo in una fase di transizione e dobbiamo lavorare con grande attenzione per disegnare lo sport del futuro. La Formula 1 deve tornare ad essere sinonimo di tecnologia estrema, di prestazione, di competizione, senza egualitarismi forzati che la possano rendere una sorta di Formula 3. Certo, ci vuole attenzione ai costi ma non possiamo passare da un estremo all’altro come qualcuno voleva fare quest’anno. Basta l'esempio dei test: in tre anni siamo passati da poter provare sempre e dovunque ad essere impediti di girare durante il campionato. In questo momento possiamo accettare questa situazione ma non può essere così nel futuro: questo sport deve anticipare le tendenze dell’automobilismo e non correrci dietro. Ci sono tanti temi sul tappeto: la durata delle gare, gli orari, l’accesso ai piloti, lo spettacolo in pista, il ruolo di Internet, solo per citarne alcuni. Abbiamo il tempo per fare le cose per bene, cambiando dove serve davvero e non tanto per fare”.

 

Roberto Ferrari

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