F1, nessun accordo raggiunto in Bahrain per la modifica delle qualifiche
Dopo un'ora e 30 minuti di incontro il verdetto che arriva dal Bahrain è sconfortante: nessun accordo è stato trovato tra i vertici del circus per cambiare le qualifiche dal Gran Premio di Cina che si correrà tra 15 giorni. La FOM di Bernie Ecclestone, la Pirelli, la FIA e gli undici Team Principal delle scuderie di Formula 1 non sono stati in grado di raggiungere un accordo sulle modifiche da apportare al nuovo format o se tornare alla vecchia formula. Paul Hembery, Direttore motorsport della Pirelli, ha rivelato che una nuova riunione si terrà il giovedi per cercare di trovare una soluzione. Bernie Ecclestone si è rifiutato di rispondere ai giornalisti all'uscita della riunione. Toto Wolff, Team Principal della Mercedes, ha dichiarato:
"Non abbiamo trovato una soluzione per andare avanti, per ora. Continueremo a discutere internamente e cercheremo di trovare un accordo il giovedì. Diversi formati di qualifica sono stati discussi con FIA e FOM. Non vi è alcun accordo per tornare al vecchio formato (la soluzione desiderata dai team)".
Bernie Ecclestone e la FIA hanno deciso di rifiutare qualsiasi ritorno al vecchio sistema delle qualifiche del 2015 perchè è indispensabile, secondo loro, portare avanti in quella fase del fine settimana lo spettacolo in pista. Una nuova proposta è stata fatta: tenere Q1, Q2 e Q3, senza eliminazione come nel 2015, ma costringendo i conducenti a guidare di più sommando i loro due migliori giri in ciascuna fase. Un sistema può sembrare complesso ma Claire Williams, che ha confermato l'informazione, ammette che le squadre devono ora analizzare la proposta nella prossima riunione e vedere come può essere migliorato in modo che possa essere di facile fruizione per i fan. Se non vi sarà unanimità giovedi, il format di qualifiche continuerà ad essere quello corrente anche per il terzo Gran Premio. E la situazione di stallo continua.