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F1, Newey sulle nuove regole: “L’abolizione dei gettoni aumenterebbe il gap tra i team”

Il noto ingegnere della Red Bull ammonisce le scuderie sulla possibile modifica del regolmento per il 2017: “Uno sviluppo libero dei motori, porterebbe a spese frenetiche e agevolerebbe i top team”.
A cura di Vito Lamorte
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Adrian Newey è uno degli ingegneri più famosi e rispettati della Formula 1. Anche se non è più partecipe come negli anni scorsi, non fa mancare mai la sua opinione sulle questioni del paddock e su come tentare di equilibrare la competizione nel circus. Secondo l'ingegnere britannico, aprire lo sviluppo dei motori nel 2017 attiverà in F1 una "spesa frenetica" che non farà altro che aumentare il predominio dei campioni della Mercedes e della Ferrari. Questo cambiamento nel regolamento, ipotizzato in settimana e confermato dal responsabile Renault Sport Cyril Abiteboul, sarebbe parte di un accordo concordato con i produttori di motori per fornire i team con unità più economiche. Newey è tornato agli accordi presi qualche anno fa e sullo spirito di tali impegni mai rispettati: "Se si guarda indietro alle riunioni dei gruppi di lavoro dell'accordo originario del 2012-13, l'intesa era che i motori sarebbero stati congelati, ma le squadre che erano indietro sarebbero state autorizzate a continuare lo sviluppo. E questo non è successo. In questo modo diventa una spesa delirio con fiumi di soldi, e per case come la Renault, che non erano disposte a spendere quel tipo di denaro, significa che il gap diventa più grande non più piccolo".

Infine Newey parla del miglioramento della power unit Ferrari: "Non si può fotografare l'interno di un motore, quindi se hai un vantaggio lo puoi bloccare in tempo. È quello che è successo alla Ferrari la scorsa stagione, quando sono stati inseriti alcuni ingegneri Mercedes che con le loro conoscenze hanno portato un notevole salto di prestazioni del motore Ferrari. Questi motori hanno ancora una tecnologia giovane, non c'è motivo di sospettare che possano aver raggiunto un plateau".

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