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F1, niente ricorso Mercedes per la penalità di Rosberg

La scuderia di Stoccarda ha deciso di rinunciare all’appello contro la decisione dei commissari di infliggere 10 secondi di penalizzazione per violazione delle restrizioni nelle comunicazioni radio durante il Gp di Gran Bretagna. Il team: “Accettiamo decisione e la penalità ma continueremo le discussioni sulla sovra regolamentazione di questo sport”.
A cura di Valeria Aiello
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Nico Rosberg / Getty
Nico Rosberg / Getty

“Il team di Formula 1 Mercedes AMG Petronas ha deciso oggi di ritirare la notifica di intenzione di presentare ricorso contro la decisione dei commissari del Gp di Gran Bretagna” informa la scuderia di Stoccarda in una nota diffusa all’indomani della gara di Silverstone con cui il team tedesco informa di aver revocato la sua intenzione di presentare appello contro la decisione dei commissari sportivi di infliggere 10 secondi di penalità a Nico Rosberg, sanzionato dopo il Gran Premio per violazione delle restrizioni dei team radio.

Niente ricorso per la penalità di Rosberg

Dopo una giornata di riflessione, la Mercedes ha deciso di accettare la penalizzazione inflitta a Rosberg per la quale il tedesco ha perso il secondo posto in gara a vantaggio del pilota della Red Bull, Max Verstappen e, di conseguenza, ulteriori tre punti in classifica piloti nei confronti del compagno di squadra Lewis Hamilton che, vincendo il Gp, è salito a quota 167 lunghezze e ora viaggia a un solo punto di ritardo di ritardo dal tedesco leader del mondiale.

Siamo stati in grado di dimostrare agli steward che era imminente un guasto al cambio avrebbe fermato la vettura e, come tale, era regolamentare consigliare Nico del cambio di modalità – precisa la Mercedes nel comunicato – Tuttavia il consiglio di evitare la settima marcia è stato considerato una violazione della direttiva tecnica 06-16 e dunque dell'articolo 27.1 del regolamento sportivo. Il team accetta l’interpretazione del regolamento dei commissari, la loro decisione e la penalità associata.

L’articolo in questione afferma che il pilota deve guidare la monoposto “da solo e senza aiuto” ma la Mercedes ha evidenziato come il punto numero due della stessa direttiva autorizzi determinati messaggi, come quello dato dal muretto Mercedes a Rosberg nelle fasi finali della corsa, dal momento che si tratta di “un’indicazione di un problema critico con la vettura” e che “può essere utilizzato qualsiasi messaggio di questo tipo solo se il guasto di un componente o sistema è imminente e potenzialmente terminale”. Ad ogni modo, nonostante abbia rinunciato al ricorso, la Mercedes ritiene che le norme sui team radio siano troppo drastiche, chiarendo di aver pianificando colloqui per discutere della sovra regolamentazione in Formula 1.

Nel corso delle prossime settimane, continueremo le discussioni con le parti interessate sull’eccesso di regolamentazione di questo sport”.

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