F1, Ross Brawn a lavoro per eliminare penalità in griglia e DRS

La Formula 1 è pronta a rifarsi il look. I nuovi proprietari di Liberty Media hanno portato una ventata di novità all'interno del circus e i primi risultati cominciano a vedersi, ma quella alla quale sta lavorando il direttore generale e responsabile sportivo Ross Brawn potrebbe essere una vera e propria rivoluzione. L'ex ingegnere Ferrari, infatti, sta cercando di trovare una valida alternativa all'utilizzo del DRS in pista e al sistema di penalizzazioni attualmente in vigore che penalizza troppo i piloti costretti a sostituire parti delle proprie vetture.
Si studiano soluzioni alternative
Spesso negli ultimi anni si sono verificati episodi in cui alcuni piloti – quello di Vandoorne n Belgio è solo l'ultimo – si sono visti retrocedere sullo schieramento di partenza addirittura di 65 posizioni. Non solo solo i diretti interessati a scagliarsi contro questo tipo di penalità, ma anche gli spettatori. Proprio per questo Brawn sta cercando un modo per evitare che situazioni simili si ripetano: "Odio il fatto che dobbiamo influenzare la corsa a causa di questioni tecniche. Dobbiamo trovare una soluzione, sia attraverso una diversa forma di penalità o rimuovendo del tutto la penalità e cercando di affrontare la questione in un modo diverso" ha dichiarato in una intervista a Motorsport.com.
La rivoluzione di Brawn, però, prevede anche l'abolizione del DRS, l'ala posteriore apribile usata dalle monoposto che facilita i sorpassi. "Il DRS è un compromesso quello che dovremmo fare è trovare una soluzione migliore. Quello che vogliamo veramente è che le vetture siano in grado di seguirsi in scia e di superarsi quindi la soluzione è di svilupparle e progettarle in modo che possano correre vicine" Una Formula 1 più spettacolare e meno dipendente dalla tecnologia, dove la bravura del pilota può fare la differenza in maniera ancora più netta rispetto ad oggi: è questo il sogno di Ross Brawn che sta lavorando per realizzarlo. Un compito difficile quello del britannico che dovrà trovare il consenso delle scuderie.