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F1, Schumacher: “Bello parlare tedesco in Squadra”

Il tedesco conosce sempre più la scuderia con cui trascorrerà le prossime tre stagioni e trova giorno dopo giorno particolari che a lui piacciono. Intanto dalla Mercedes fanno sapere che l’età del tedesco non sarà di impedimento per la vittoria.
A cura di Roberto Ferrari
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Schumacher, Mercedes Gp

Michael Schumacher sta proseguendo la conoscenza del suo nuovo team ed inizia a sentirsi già a casa, il pilota tedesco ha notato immediatamente la differenza rispetto a quando correva per la Ferrari, la lingua. Alla Mercedes Gp la maggior parte dei tecnici provengono dalla Germania e la cosa al sette volte campione del mondo piace molto.

Dal suo sito internet Michael fa sapere: “È bello sentir parlare tedesco in squadra. È piacevole per una volta, sul lavoro non sono abituato così. Lo trovo utile”.

Schumacher si sa è un perfezionista sul lavoro e, cosi come fa del resto Fernando Alonso alla Ferrari, si tiene informato costantemente sullo sviluppo della monoposto, il tedesco ha recentemente visitato la fabbrica di Brackley: “Sono stato per due giorni nella fabbrica di Brackley per conoscere meglio gli ingegneri e le strutture. E tutti erano molto motivati”. La prima impressione della nuova scuderia appare molto buona ed i tecnici di Stoccarda, dopo anni alle spalle della McLaren, non hanno sicuramente intenzione di sfigurare: “Questa è una squadra campione del mondo ma non sembra assolutamente sazia per i successi. Per me è importante essere informato su ogni cosa. È stato molto interessante cominciare a capire gli ingegneri e il loro modo di lavorare. Avevo dato un’occhiata già quando ho firmato il contratto e avevo già imparato molto, stavolta ho potuto vedere molte più cose riguardanti la squadra” ha aggiunto Schumacher.

Nel frattempo Norbert Haug, responsabile sportivo di Mercedes, si dice convinto che l’età dell’ex ferrarista non sarà un problema per la competitività e cita l’esempio del brasiliano Rubens Barrichello che a 37 anni ha lottato per il mondiale. “Nella Formula Uno non contano solo giovinezza e forza fisica, come in una corsa di 100 metri, ma anche esperienza, intelligenza, fiato e intuito. E Michael ha tutti i fattori che servono per essere vincente. Rubens Barrichello a 37 anni ha lottato quest’anno per il titolo, perché non dovrebbe essere così anche per Michael che ha solo tre anni in più?”.

Roberto Ferrari

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