F1, Schumacher: Credo nella Mercedes, in Ross ed in me stesso
Michael Schumacher si appresta a vivere con la Mercedes Gp una sua seconda giovinezza in Formula Uno, il tedesco dopo tre anni di pausa e lontananza dal circus appare riposato e determinato nel fare bene. Schumacher dovrà prima di tutto verificare la sua competitività scoprendo le nuove monoposto e poi dovrà aiutare la Mercedes a far crescere il proprio team. La casa di Stoccarda infatti milita da molti anni ai massimi livelli ma per la prima volta si trova a correre da sola come costruttore, in questo servirà molto la grandissima esperienza di uomo squadra del Kaiser.
Il sette volte campione del Mondo ha firmato un contratto triennale, dopodiché, presumibilmente proseguirà la carriera come uomo immagine della stella a tre punte. A tal proposito Schumacher: “Non c’è mai stata da parte mia l’intenzione di stare un solo anno. Sono con un team che ha vinto entrambi i titoli iridati per cui il loro obiettivo e confermarsi. Certo, la competizione sarà dura ma sono eccitato all’idea di farne parte”.
Michael troverà come team principal Ross Brawn, suo ingegnere sia ai tempi della Benetton che durante la lunga avventura in Ferrari. Proprio la presenza del tecnico inglese ha influito in modo non trascurabile sul ritorno del tedesco alle corse. Di lui ha dichiarato Schumacher: “Credo in Ross e nella Mercedes. Ed in me stesso. Non c’è mai stato un momento di indecisione. Quanto al collo, tutto risolto, prima di dare il mio assenso finale, ho lavorato molto su questo aspetto ed ora sono sicuro che non sarà un problema. Il mio fisico è analogo a quello del 2006”.
Un ultimo pensiero va alla Ferrari che, così come i suoi tifosi, ha incassato un durissimo colpo alla notizia del ritorno di Schumy al volante di un’altra monoposto ma d’altronde, come ha tenuto a precisare Michael, la voglia di correre era tanta e la Ferrari non aveva monoposto da affidargli. Sicuramente il ritorno del Kaiser consentirà alla Formula Uno di intraprendere un nuovo corso e garantirà stagioni spettacolari dal punto di vista della competizione, nel 2010 saranno quattro i campioni del mondo al via.
“Non è stato un passo facile ho molti amici in Ferrari e tanti ricordi. Montezemolo ha comunque capito la situazione e non mi ha ostacolato. Loro non erano nelle condizioni di darmi una monoposto ed ormai era quello ciò che io volevo. Aver trovato Ross e la Mercedes assieme è stata una coincidenza senza la quale non credo avrei fatto quello che ho fatto”, ha ammesso Schumacher.
Roberto Ferrari