F1, Schumacher e Mercedes deludono in Canada
Il weekend del gran premio del Canada è stato molto negativo per la Mercedes, la scuderia raccoglie solamente otto punti grazie al 6° posto di Rosberg ma la vettura non è mai stata competitiva.
Alla vigilia delle qualifiche la Mercedes prometteva bene, le prove libere avevano dato buoni risultati e le vetture di Stoccarda erano sempre tra i primi. In qualifica la situazione è inspiegabilmente cambiata, Rosberg si qualifica 10° mentre Schumacher viene eliminato in Q2.
La gara è stata anche peggio, soprattutto per il sette volte campione del mondo che ha sofferto per l’eccessiva usura delle gomme e la foratura dell’anteriore sinistra nel duello con Kubica. In Canada Schumacher sembrava la controfigura di se stesso (non il gemello, perché quello è ancora in Ferrari con Montezemolo) ma c’è da dire che la Mercedes adesso ha diversi problemi da risolvere e soprattutto dimostra un livello di usura degli pneumatici mediamente più elevato rispetto ai rivali.
Schumacher è sempre il solito volpone (da notare come inganna Massa e come chiude sull’erba Kubica all’uscita dalla pit lane) queste le sue dichiarazioni al termine: “In partenza, tutto è andato bene e abbiamo guadagnato le posizioni che speravamo. La mia prima sosta è stata perfetta quindi la situazione sembrava promettente. Poi ho forato l’anteriore destra dopo la mia prima sosta, dopo un contatto con Kubica, e ovviamente quell’episodio ha deciso la mia gara. Da lì in avanti sono rimasto bloccato nel traffico non c’è stato nulla da fare. Verso la fine, stavo provando a difendermi ma le mie gomme erano ormai rovinate dopo aver percorso più di metà gara. Ho lottato contro vetture con buone velocità di punta ed è stata dura. Non potevo fare molto di più, oggi le nostre armi erano spuntate”.
Rosberg è riuscito a concludere nei punti e come sempre davanti a Michael, è lui la faccia, quasi, sorridente delle frecce d’argento: “E’ probabilmente il miglior risultato che potevamo ottenere oggi quindi sono piuttosto contento. Avevamo una grande strategia ma è stato davvero difficile gestire le gomme. Ho guidato in modo fluido per controllare il graining ma ogni volta che guardavo gli specchietti la situazione era peggiore”.
Ross Brawn si giustifica parlando di partenza complicata dovuta alla posizione delle qualifiche ed assolve Michael che senza quella foratura subito dopo il pit stop avrebbe sicuramente ottenuto dei punti importanti per la sua classifica.
Roberto Ferrari