F1, Sebastian Vettel: svelato il segreto del mitico “ditino”

In Formula 1 lo ha mostrato ben 42 volte in carriera: parliamo del dito indice alzato da Sebastian Vettel per festeggiare le sue vittorie e verso il quale molti fan e appassionati di Formula 1 avevano provato un certo fastidio quando il tedesco inanellava successi a ripetizione al volante della Red Bull nell’anno del suo quarto e ultimo titolo mondiale con la scuderia austriaca. Il “ditino”, come venne soprannominato dal GP d’Italia del 2008 – prima vittoria di Vettel in F1 – è riapparso per ben tre volte in questa stagione, dopo un digiuno lungo oltre un anno, tornando ad alimentare miti e leggende metropolitane sull’origine e i motivi del gesto che accompagna il campione di Heppenheim. A fornire una spiegazione al dito indice alzato in segno di vittoria è l’ex team principal del tedesco, Trevor Carlin, che seguiva Vettel nel biennio 2006-2007, ai tempi della Formula Renault 3.5, in un’intervista rilasciata al britannico Sky Sport F1.
Ci trovavamo in Belgio e la pista era bagnata. Seb era veramente veloce e nella sua prima stagione con noi, decise di affrontare l’Eau Rouge a tutto gas in gara. Ne scaturì un gran incidente e la sua ruota anteriore si staccò, sorvolò la monoposto e colpì la parte superiore del suo dito – ha ricordato Carlin.
Il giorno dopo Vettel si presentò in circuito con il dito fasciato da una grande benda, e nonostante non fosse in grado di correre, non perse mai il sorriso. Aveva il dito rotto e in ospedale avevano dovuto suturarlo”.
Secondo l'interpretazione di Carlin, il misterioso gesto del ditino in segno di vittoria sarebbe quindi nato da quella brutta ferita per cui Vettel rischiò di perdere la falange della mano destra ma che oggi Seb mostra con orgoglio ad ogni successo, ormai anche in quelli con al volante della Ferrari. La replica, ora, non resta che al tedesco, magari dal gradino più alto del podio della prossima gara del mondiale.