F1 Secrets: Le novità viste in Cina
Iniziano gli studi sul sistema F-Duct introdotto dalla McLaren da parte dei team più importanti. Ferrari, Mercedes Gp e Williams iniziano le prove sui loro sistemi ma si tratta di dispositivi passivi, ovvero azionati automaticamente dalla velocità dell’aria e dalla sua pressione. La differenza rispetto a McLaren e Sauber è che il dispositivo entra in funzione soltanto dopo il raggiungimento di una determinata velocità, praticamente quasi a fine rettilineo. I vantaggi ci sono ma sono inferiori rispetto a quello attivo della McLaren che, essendo azionato dal pilota, entra in azione subito dopo la curva, quando non è più necessario il massimo carico aerodinamico. Ricordiamo che il particolare introdotto da Woking non può essere replicato sulle altre monoposto poiché le modifiche interesserebbero la parte anteriore della scocca, omologata per regolamento ad inizio anno.
La Ferrari per la gara cinese introduce diverse modifiche, iniziamo con il soffiaggio sull’ala posteriore, utilizzato solo in prova da Alonso. Come si vede nella figura 1 il flusso entra attraverso due feritoie ai lati dell’air scope (contrassegnate dalla freccia numero 1) e viene indirizzato attraverso due condotti sull’ala posteriore mediante la pinna sul cofano motore (n.2) e, all’altezza del profilo estrattore, tramite un condotto più interno (n.3). Nelle figure 2 e 3 si riescono a vedere meglio i due canali di sfogo del sistema mentre nella 4 si nota il punto di ancoraggio sul flap posteriore il quale è dotato di una ulteriore fessura, nella parte posteriore, per lo sfogo dell'aria.
Nelle immagini 5 e 6 si notano i nuovi deviatori di flusso per la Cina, la Ferrari li aveva utilizzati nella passata stagione riprendendo una idea Toyota. Mentre nelle immagini 7 e 8 si nota un nuovo diffusore posteriore con dei particolari modificati rispetto a quello introdotto in Malesia.
Nuova zona a coltello anteriore, figure 9 e 10, dove è solitamente concentrata la maggior parte della zavorra presente sulla monoposto. Questo profilo fino alla gara malese presentava una sezione ad L rovesciata, ora ha due paratie laterali in senso verticale che creano una sorta di condotto con la parte centrale. Questo passaggio permette di incanalare meglio l’aria verso la parte centrale del diffusore utilizzando una sorta di effetto Venturi.
La Mercedes Gp ha utilizzato anche in gara la sua versione dell’F-Duct, figura 11, si tratta di un connettore che collega i due elementi dell’ala posteriore, all’interno del quale viene incanalato il flusso di aria proveniente dalle due feritoie sul flap, figura 12, particolare n.1 che vanno a fare stallare nell’uscita evidenziata dal particolare n.2. Ross Brawn ha dichiarato: “..il nostro è un sistema passivo basato sulla deformazione dei materiali, senza che ci sia intervento da parte del pilota. Ma è meglio di niente. Qualcosa di diverso arriverà più tardi, a Barcellona o Istanbul, a Monaco non ha senso averlo”.
Anche la Williams, solo con Barrichello, utilizza un sistema F-Duct per le prove. Si tratta sempre di un meccanismo passivo che utilizza la pinna centrale come condotto, figura 13; mentre nella successiva immagine n.14 si notano le bocche di ingresso per l’aria ricavate sopra l’air scope.
Gran lavoro anche sulla Red Bull, la RB6 si conferma sempre la vettura da battere, soprattutto in qualifica, Newey introduce all’anteriore due deviatori di flusso, come quelli Ferrari, e modifica l’ala anteriore provando un differente flap dotato di sezione unica, foto 15 e 16. Ma la modifica più interessante la troviamo al posteriore, figure 17 e 18: si tratta di una finestra verticale che affaccia nel canale laterale del diffusore. Lo scopo di questa apertura è duplice: risucchiare il flusso di aria calda lontano dalle ruote posteriori e allo stesso tempo inviarlo all’interno dei canali dell’estrattore.
La Renault modifica ancora il suo diffusore posteriore creando un buco di dimensioni generose nel canale centrale ai lati della luce posteriore. Il canale si differenzia rispetto alla concorrenza per le dimensioni e per la posizione di inizio molto avanzata, la casa francese ha inoltre inserito al suo interno due flap longitudinali che oltre ad avere funzione aerodinamica hanno il compito di aggirare il regolamento e rispettare le misure imposte dalla federazione.
Roberto Ferrari