F1, tre team pronti al boicottaggio di Austin: “Non abbiamo nulla da perdere”
Ad ogni GP ci si chiede se il circus della Formula 1 sopravvivrà: dopo il collasso di Caterham e Marussia dal GP di Russia, a battere sull’aumento esponenziale dei costi della F1, aggravato dallo squilibrio con cui vengono distribuiti gli introiti, sono i piccoli team che, per far sentire la loro voce, si dicono disposti a boicottare il GP degli Stati Uniti.
Boicottaggio al 50%
Dopo la conferenza stampa dei team principal del venerdì di Austin, in cui i toni accesi hanno dominato in risposta alle dichiarazioni di Toto Wolff sull’introduzione del budget cup, il vincolo di spesa, quale soluzione “deleteria e che non porterebbe ad alcun beneficio”, non sono mancate le risposte da parte dei team più piccoli che rischiano il collasso come accaduto a Marussia e Caterham. Ad alimentare le voci di un possibile boicottaggio della gara di domenica da parte di Force India, Sauber e Lotus, che avrebbero già discusso del piano per dare un segnale forte al Circus, è il Times che riprende una dichiarazione un dirigente di una di queste tre scuderie. “C’è un 50 e 50 di probabilità, cos’altro possiamo fare?” spiega in riferimento al boicottaggio che potrebbe essere attuato in gara ad Austin. “Non abbiamo nulla da perdere. Nessuno ci ascolta, l’unica cosa che possiamo fare è compiere un’azione che la Cvc possa capire. Sarebbe doloroso ma avrebbe senso”.
La Lotus smentisce
La Lotus ha escluso il coinvolgimento del team in qualsiasi forma di boicottaggio, dicendosi estranea alle operazioni. A chiarire la posizione della scuderia inglese è intervenuto Gerard Lopez, team principal della Lotus, che ha spiegato: “Abbiamo avuto una riunione tra i team sulla distribuzione dei proventi, tutto qui” mentre sull’ipotesi del boicottaggio conclude “Non sono al corrente di questa cosa. Non so nemmeno da dove sia venuta fuori”. La scuderia ha poi comunicato via Twitter che sarà regolarmente in pista domenica.
For an absence of doubt, we will be racing on Sunday. That's kinda why we're here.
— Lotus F1 Team (@Lotus_F1Team) 31 Ottobre 2014
