F1 Test 2 Barcellona 2018, Day 4: Raikkonen al top, Ferrari spaventa Red Bull e Mercedes
Cambia il pilota, ma il vero valore aggiunto, quello in grado si spostare gli equilibri, sembra essere la vettura: nell'ultima giornata di test a Barcellona, infatti, è ancora la Ferrari a prendersi le luci della ribalta chiudendo in testa la sessione mattutina grazie a Kimi Raikkonen che, con le gomme hypersoft, chiude il suo miglior giro in 1:17.221, appena 39 millesimi in meno del suo compagno di squadra che ieri era riuscito a stabilire il record della pista.
Ferrari in forma mondiale
Un uno-due che spaventa gli avversari e mette la Rossa in pole position per l'esodio stagionale di Melbourne: una prestazione, quella del finlandese, arrivata dopo il malessere che lo aveva colto nella seconda giornata e che, almeno stando alle risposte avute in pista, sembra essere ormai alle spalle. Un giro quasi perfetto quello del campione del mondo 2017 che anche con gomme rossa aveva dimostrato di poter dire la sua. Ancora nascoste Mercedes e Red Bull che non hanno provato l'attacco al tempo: la Freccia d'argento guidata da Lewis Hamilton – che ha toccato quota 97 giri facendo segnare solamente il 4° tempo – si è dedicata a testare il passo gara con gomme medie dimostrando di essere già in forma campionato e facendo meglio dei rivali impegnati ieri pomeriggio nello stesso tipo di programma. Chi continua a sorprendere è la Haas che si prende la seconda posizione con Grosjean davanti alla Toro Rosso di Hartley. Più indietro Daniel Ricciardo, 7° senza provare la simulazione di qualifica.

Ancora guai per McLaren, Leclerc contro le barriere
Chi, invece, ha dovuto fare i conti con problemi alle vetture sono state McLaren e Alfa Romeo Sauber. Quella che ha colpito Fernando Alonso sembra essere una vera e propria maledizione visto che lo spagnolo si è fermato nella stradina di collegamento alla pista della curva 7, lo stesso punto in cui era stato costretto a parcheggiare nella giornata di mercoledì. Per la MCL33, probabilmente, un problema dovuto agli scarichi che non permettono di raffreddare a dovere il motore provocando così anomalie e rotture. Diverso il discorso per la casa del Biscione con Leclerc che è finito fuori pista toccando le barriere; nessun problema per il pilota, ma meccanici a lavoro per riparare la monoposto leggermente danneggiata. Guai anche in casa Renault con Sainz Jr che si è dovuto fermare dopo appena 4 giri per un guasto al cambio.