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F1, Test Collettivi: Seconda Sessione a Jerez

Seconda Sessione di Test a Jerez. Per la Ferrari apre Fernando Alonso, in pista anche Button (McLaren), Rosberg (Mercedes Gp) e la nuova Red Bull.
A cura di Roberto Ferrari
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Test Collettivi, Valencia, Alonso Ferrari F10

A partire da domani, 10 febbraio, fino al 13 le scuderie di Formula Uno saranno impegnate sul circuito di Jerez de la Frontera per quattro giorni di test in vista del primo appuntamento mondiale il 14 marzo in Bahrain. In pista ci saranno anche le nuove monoposto di Force India e Red Bull.

La Ferrari ha concluso in maniera eccellente i test della scorsa settimana ma dalla scuderia predicano calma e fanno osservare che con le nuove regole, monoposto pesantissima al via, sarà premiante l’affidabilità, soprattutto dell’impianto frenante. Per la scuderia di Maranello sarà Fernando Alonso ad aprire la sessione di test in spagna, affiancato, si fa per dire, dalla Mclaren di Button e dalla Mercedes di Rosberg. A partire dal 12 è atteso Michael Schumacher, temutissimo soprattutto per la sua capacità di dialogo con i meccanici e le indicazioni sullo sviluppo della monoposto. Il tedesco durante i suoi due giorni di test incrocerà le traiettorie con Felipe Massa, Sebastian Vettel e Lewis Hamilton. Con la pista gommata si attendono notevoli miglioramenti cronometrici ma, ricordiamo, con la capacità del serbatoio raddoppiata è molto difficile capire con quanta benzina stanno girando le monoposto e quindi i relativi tempi cronometrici vanno presi con le dovute distanze.

Stefano Domenicali, team principal della Ferrari, alla vigilia di questa seconda sessione di test ammette: “Non dobbiamo dimenticarci dove eravamo in termini di prestazione all’ultimo Gran Premio dell’anno scorso: c’è ancora tantissimo da lavorare per recuperare quel distacco e tanti sono i problemi che dobbiamo ancora risolvere. E poi, non sapendo il quantitativo di benzina che le altre vetture avevano a bordo, è impossibile farsi un’idea precisa dei valori in campo: magari qualcuno ha voluto giocare a nascondino e poi c’è qualcun altro che ancora deve presentare la sua macchina”.

Roberto Ferrari

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