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F1, Toto Wolff attacca le Red Bull: motori sospetti

La crescita delle prestazioni negli ultimi Gran Premi ha portato il responsabile della Mercedes a lanciare il dubbio: sotto analisi la mappatura ‘intelligente’ dei motori Renault.
A cura di Alessio Pediglieri
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Toto Wolff Mercedes

La Mercedes non ci sta e dopo la ‘crescita' esponenziale dei motori Renault negli ultimi due Gran Premi disputati lancia un sassolino pesante come un macigno nello stagno della Formula 1. C'è qualcosa di ‘sospetto' dietro a queste nuove impressionanti prestazioni e bisogna indagare il prima possibile su cosa sia stato elaborato, se è contro le norme vigenti o se, in regola, come poterlo riprodurre sulle proprie vetture. Il dubbio è stato espresso da Toto Wolff, massimo responsabile della Mercedes, il quale è stato diretto e chiaro al riguardo: "Forse dipende dal soffiaggio degli scarichi? Siamo noi che non abbiamo capito qualcosa in termini di assetto o, prima la Red Bull e poi la Lotus, si sono inventati qualcosa nei settaggi del motore?".

Sotto osservazione il sistema Kers – Il dubbio è legittimo: il salto di qualità c'è stato ed è stato evidente controllando i tempi, dal Gran Premio di Singapore in poi con i motori Renault, e quindi anche e soprattutto le Red Bull, dai 2 ai 4 decimi di secondo al giro. Secondo la stampa inglese, alla base dello strapotere Red Bull c’è un particolare utilizzo del sistema Kers che funziona come una sorta di sistema di controllo della trazione. Tutto in regola? Secondo il direttore di corsa Charlie Whiting, sì. Recentemente ha ribadito che le Red Bull sono state studiate a fondo ed hanno sempre superato tutti i controlli.

I dubbi della Mercedes – Non è dello stesso avviso Wolff che ha affondato il colpo: "Dobbiamo capire cosa ci siamo persi abbiamo un’idea ma dobbiamo valutare se abbiamo le risorse per fare qualcosa visto che mancano solo quattro gare alla fine della stagione".

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