F1, Trulli racconta la sua prima esperienza in Nascar
Jarno Trulli, reduce dall’esperienza con la scuderia Toyota, ora si ritrova senza un volante per la prossima stagione e sta intavolando trattative con diverse scuderie. La sua priorità è quella di rimanere in Formula Uno, ma l’abruzzese sta cimentandosi anche in altre categorie per valutare la propria competitività.
Una settimana fa si è recato in America sull’ovale di New Smyrna, per effettuare un test con una vettura della serie Nascar.
“C’era un caldo pazzesco ed io mi sentivo un pesce fuor d’acqua. Era tutto diverso, una volta allacciate le cinture non ero abituato a non vedere le ruote fuori l’abitacolo”, ha detto Trulli, iniziando immediatamente a parlare della prestazione ottenuta: “Riuscivo a fare dei run molto lunghi, rimanendo a 3-4 decimi dal mio miglior giro. Alla fine quelli della Waltrip Racing erano sinceramente stupiti”.
Per Trulli la Nascar rispetto alla Formula uno offre mille opzioni di settaggio della vettura. Su una monoposto le regolazioni devono sempre rimanere all’interno di una mappa aerodinamica precisa mentre in Nascar, fatta esclusione per l’altezza minima da terra, tutto il resto è libero. “Gli assetti sono completamente asimmetrici, non c’è niente di dritto su una Nascar”, ha aggiunto Jarno.
L’abruzzese ancora non ha firmato un contratto per la prossima stagione, attualmente la sua priorità è la F1, magari con la Mercedes Gp, “Mi tengo tutte le porte aperte ma continuo a pensare alla Formula uno. Però, se me lo chiedete, non ho ancora firmato niente, anche per via di tutti i movimenti che ci sono stati sul mercato negli ultimi giorni”.
Roberto Ferrari