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F1, un detrito dietro all’esplosione della gomma di Vettel in Austria

L’indagine condotta da Pirelli sullo pneumatico posteriore destro montato sulla Ferrari del tedesco al Red Bull Ring ha concluso che l’ipotesi è quella di un detrito che potrebbe aver innescato la rottura.
A cura di Valeria Aiello
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La Ferrari di Sebastian Vettel viene recuperata dopo l'esplosione della gomma al Gp d'Austria / Getty
La Ferrari di Sebastian Vettel viene recuperata dopo l'esplosione della gomma al Gp d'Austria / Getty

Il motivo dell’esplosione dello pneumatico posteriore destro sulla Ferrari di Sebastian Vettel è riconducile a un detrito. Questa l’ipotesi dell’indagine condotta da Pirelli sulla causa dello scoppio della gomma supersoft quando il tedesco era in testa alla corsa, durante il 27esimo giro del Gp d’Austria al Red Bull Ring, i cui risultati sono stati condivisi con la scuderia di Maranello. Pirelli ha respinto la tesi per cui la gomma si sia degradata a causa del lungo stint, ritenendo che il danno sia stato causato da un detrito raccolto in pista.

Le poche parti restanti dello pneumatico e un approfondito confronto con altri pneumatici usati in gara, non hanno evidenziato segni di fatica o cedimento strutturale sulla gomma posteriore destra – precisa Pirelli in un comunicato – Di conseguenza, il problema sembra essere stato causato da un detrito che avrebbe innescato la rottura.

Non ci sarebbe, quindi, nessun errore di valutazione da parte del box Ferrari in termini di strategia pneumatici o di limite di utilizzo degli stessi. Se durante il primo stint la gomma posteriore destra non fosse stata danneggiata dal detrito, Vettel avrebbe normalmente effettuato il pit stop all’interno della strategia a una sosta, come programmato dal Cavallino.

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